Cronaca

Caso Azzolini, che si tratti di un "terrorista a palazzo"?

MILANO, 27 FEBBRAIO 2011 – È il 14 Maggio 1977 e Milano è teatro di scontri da anni di piombo. La tensione è alle stelle dato che solo tre giorni prima è stata uccisa a Roma la studentessa militante Georgiana Masi. La situazione più difficile si trova in Via de Amicis, da una parte la polizia, dall'altra gli studenti fra cui si trova anche Maurizio Azzolini. Azzolini spara, non colpisce nessuno ma per questo sarà processato e in seguito assolto. 35 anni dopo diventerà il capo di gabinetto del vicesindaco di Milano Mariagrazia Guida. [MORE]

Una storia che sarebbe rimasta sepolta nel passato se, qualche tempo fa, Azzolini non fosse rimasto lievemenete ferito a causa del cedimento di un portone di via agnello. Nome e cognome alla mano, i primi ad accorgersene sono i giornalisti del Corriere della Sera. Il pretesto è più che invitante per scatenare una filippica ai danni dell'amministrazione Pisapia, in prima linea i maggiori esponenti del centrodestra made in Milano.

Nonostante sia stata la nuova giunta ad elevare Azzolini alla carica di capo di gabinetto, Maurizio ha lavorato per ben vent'anni con giunte di centrodestra, occupandosi del settore istruzione. Nessuno si risparmia nel definirlo un "ottimo collaboratore" mentre la più sconvolta è la vedova di Antonio Custra, un poliziotto che, per i tafferugli di Milano, ha pagato con la vita. "Non si può fare tutto un nome dell'oblio – ha dichiarato la donna a Il Fatto Quotidiano - un conto è consentire a chi ha sbagliato di emanciparsi dagli errori, un altro è approfittarsene per elevarlo a posizioni di resposanbilità".

E si direbbe scandalizzato anche il sostituto commissario di polizia e consiglier del Pdl Carmine Abagnale che, quel 14 Maggio, si trovava in Via de Amicis accanto a Custra. È proprio lui a scrivere a Mariagrazia Guida annunciando che la prossima volta che vedrà Azzolini non potrà fare a meno di lasciare l'aula consiliare. "Quel giorno ero in Via de Amicis mentre il suo capo di gabinetto mi sparava addosso" avrebbe esordito Abagnale. Da parte di Pisapia una ferma dichiarazione: "Azzolini ha espiato la sua pena, era minorenne all'epoca dei fatti contestati e pertanto può ricoprire incarichi di responsabilità".

Cecilia Andrea Bacci

 

In foto Azzolini fotografato di spalle mentre spara alle forze dell'ordine. Per il suo comportamento Azzolini è stato processato e assolto. Secondo il sindaco di Milano Pisapia non esistono motivi per cui Azzolini non possa ricoprire cariche di responsabilità.