Cronaca
Caso Aldrovandi: tremila contro il rientro in servizio degli agenti che uccisero Federico
FERRARA, 15 FEBBRAIO 2014 - Ferrara scende in piazza per ricordare Federico Aldrovandi, ucciso nel 2005 da quattro poliziotti che, dopo aver scontato la pena, sono rientrati in servizio. La gente non ha voluto solo ricordare la drammatica storia, ma anche chiedere giustizia, protestare a gran voce contro il reintegro delle forze dell'ordine, contro quella divisa che indossanno nuovamente dopo quel barbaro massacro perpetrato su Federico. Il ritorno dei quattro poliziotti è un pugno all'anima, di questo ne sono certe le tremila persone e non solo.
Presenti tra la gente mossa dallo stesso sentimento, anche la madre Patrizia ed il padre Lino, il quale con la voce ancora rotta dal dolore ha affermato: “E’ una delle cose più assurde di questa vicenda, perché il messaggio che passa è che un agente che fa queste cose, che uccide di botte un ragazzo, può addirittura essere premiato, finire in un ufficio anziché sulla strada. Quanti agenti onesti vorrebbero legittimamente scendere dalle volanti e prendere il loro posto?”.
Quelle divise sono un peso sul cuore. La madre di Federico non smette di dirlo: "Non devono rimettere la divisa!" Ma presente, pronto a mostrare una grande solidarietà è anche l'assessore bolognese alla sanità Luca Rizzo Nervo, il quale su facebook, in poche parole, ha racchiuso il cuore della protesta: "A Ferrara, a chiedere che chi, fra le Forze dell'Ordine, e' stato condannato per omicidio colposo non possa di nuovo vestire la divisa ed essere reintegrato."
Quel barbaro, violento ed inaudito pestaggio, quella morte ingiusta, innocente continuano a far male. Certi dolori, certe storie, certe anime, non muoiono mai.
(immagine da ilrestodelcarlino.it)
Rossella Assanti [MORE]