Cronaca
Caserta, ragazzo di 20 anni ucciso da un colpo di pistola durante un gioco: fermato l'amico
CASERTA - Svolta nelle indagini per l'omicidio di Marco Mongillo, il ragazzo di 20 anni trovato senza vita nel tardo pomeriggio di venerdì 8 luglio in un appartamento in via dei Cappuccini a Caserta, nel complesso del parco Rosalia poco distante dal centro della città. A sparare il colpo che ha ucciso il giovane è stato un suo amico nel corso di un gioco.
Da quanto appreso, l'ipotesi più accreditata dagli inquirenti che, nella tarda serata di venerdì 8 luglio hanno disposto il fermo per omicidio nei confronti di Antonio Zampella, sarebbe che Mongillo e i suoi amici stessero facendo una sorta di gioco. Zampella è accusato di omicidio, detenzione abusiva di arma con matricola abrasa e ricettazione. Il ragazzo ha raccontato ai carabinieri di aver fatto fuoco durante un gioco, in cui aveva puntato l'arma in testa a Mongillo, facendo poi partire il colpo che lo ha ferito a morte.
Nell'appartamento, al momento del fatto, avvenuto intorno alle ore 15, secondo quanto hanno accertato gli inquirenti c'erano quattro persone: i fratelli Antonio e Umberto Zampella, la vittima e suo fratello Vincenzo, il quale all'esterno dell'abitazione asseriva disperatamente: "Non è possibile, non è giusto, non ce la faccio".
Ad ammettere le proprie responsabilità nella vicenda sarebbe stato lo stesso Zampella. La pistola, una Browning calibro 7,65 con matricola abrasa, è stata ritrovata con un colpo in canna e altri cinque nel serbatoio, nei pressi della rampa di scivolo dei garage della palazzina durante i rilievi dei carabinieri.
Luigi Cacciatori
Immagine da videoandria.com