Cronaca
Caserta, esorcismi con violenza sessuale: arrestato sacerdote
CASERTA, 24 FEBBRAIO- Un sacerdote casertano di quarantadue anni, Don Michele Barone, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta perché avrebbe compiuto “medievali e brutali riti esorcisti le cui modalità esecutive hanno concretizzato la realizzazione delle fattispecie incriminatrici della violenza sessuale aggravata e dei maltrattamenti in famiglia” questa l’accusa mossa dalla Procura di Caserta.[MORE]
Il prete, che operava a Casapesenna, avrebbe approfittato dell’ingenuità di numerose donne, che avevano chiesto il suo aiuto per sottoporle a trattamenti degradanti e mortificanti.
A far aprire un’inchiesta dalla Procura casertana è stato un servizio televisivo delle Iene, chiamate dalla sorella di una vittima, una ragazzina tredicenne con gravi problemi psichici. Nicoletta ha raccontato di come don Michele esorcizzasse la sorella per distruggere il demonio che si era impossessato di lei a causa dei rapporti omosessuali che aveva la stessa sorella maggiore.
Dalle indagini che sono seguite e, in particolar modo, nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura, sono saltati fuori alcuni fatti agghiaccianti, raccontati da diversi testimoni.
Il prete convinceva le donne che si recavano da lui di essere possedute dal demonio, e così si iniziava l’esorcismo. Come accusa la procuratrice di Caserta, Maria Antonietta Troncone, le vittime ”sono state violentemente percosse, brutalmente ingiuriate e minacciate, e costrette a subire contro la loro volontà atti sessuali: palpeggiamenti in zone erogene, denudazione e l'aberrante prassi di dormire, nude, insieme al prete e alla sua amante”.
Inoltre, induceva o costringeva le vittime a lasciare i trattamenti farmacologici di cui necessitavano, in quanto gravemente affette da malattie psichiche, e la normale alimentazione, rimpiazzandola con flebo di glucosio e tazzone di latte e biscotti, per mesi.
Continua la procuratrice:” Le attività investigative hanno consentito, altresì, di accertare la perpetrazione di ulteriori ipotesi di violenza sessuale aggravata, perpetrate dal Barone ai danni di una donna, la quale, sempre in virtù di una profonda manipolazione psicologica subita a seguito dell'interlocuzione col sacerdote e in evidente condizione di inferiorità fisica e psicologica rispetto allo stesso, è stata costretta in più circostanze, a compiere e a subire atti sessuali, con la minaccia che, nell'ipotesi di rifiuto, sarebbe stata certamente "punita" dalla Madonna, da San Michele e da altri Angeli e Santi”.
E poi:” Le indagini hanno consentito di stigmatizzare un contesto criminale inquietante. Don Michele Barone, agendo senza l'autorizzazione del Vescovo diocesano e, dunque, in totale spregio delle regole e delle prescrizioni dell'organizzazione clericale, ha perpetrato su numerose donne - tra le quali la minore e una giovane - medievali e brutali riti esorcisti, da qui l’accusa di violenza sessuale aggravata e dei maltrattamenti in famiglia”.
Tuttavia, accuse pesanti non sono state mosse solo contro il sacerdote, ma anche contro i genitori della tredicenne, Lorenza C. e Cesare T., rei di aver “partecipato a numerosi episodi di maltrattamento, contribuendo consapevolmente e volontariamente alla realizzazione dei feroci soprusi ai danni della figlia” e il dirigente della polizia Luigi Schettino perché ” ha cercato insieme al Barone di costringere la sorella della minore a ritirare l'esposto presentato presso il commissariato di Chiaiano e volto a denunciare le gravissime condotte perpetrate ai danni della minore. Schettino , adepto della setta riconducibile a don Michele Barone è stato ritenuto responsabile, in concorso, anche dei maltrattamenti subiti dalla minore, non avendo impedito il protrarsi della condotta criminosa, pur avendone piena contezza e avendo l'obbligo giuridico di impedire l'ulteriore protrazione dell'evento criminale.”
Sia per i genitori della minore che per il dirigente Schettino sono stati disposti gli arresti domiciliari in misura cautelare, mentre questa mattina la Squadra Mobile della Questura di Caserta, su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere guidata dalla Troncone, hanno eseguito l’ordinanza di custodia in carcere per don Michele Barone.
Don Michele era stato recentemente sospeso per un anno dal vescovo della diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo: ” Dalla data odierna, per la durata di un anno - è scritto nel decreto di sospensione del vescovo - revoco al summenzionato sacerdote, entro il territorio di questa Diocesi: la Facoltà di celebrare in pubblico sacramenti o sacramentali, in specie di celebrare la Santa Messa; la facoltà di ascoltare le confessioni (can. 974, paragrafo I ); la facoltà di predicare, in chiese e oratori (can. 764) o in occasione di riunioni di fedeli”.
(foto da www.tgcom24.mediaset.it)
Eleonora Ranelli