Cronaca
Casa dello studente: Cialente annuncia la demolizione ed è scontro con i familiari delle vittime
L’AQUILA, 13 MAGGIO 2013 - ‹‹Devo darvi una brutta notizia: dovremo abbattere la Casa dello Studente, è il luogo del nostro dolore, ma purtroppo ci sono problemi di sicurezza. Ne ho già parlato con il giudice Grieco›› così ha annuciato il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, ai microfoni di Tv uno, la demolizione totale della Casa dello Studente, luogo simbolo del terremoto aquilano. Il comitato dei familiari delle vittime della Casa dello Studente non ci sta e si sta muovendo contro questa decisione. [MORE]
Durante il terremoto del 6 aprile 2009, morirono in quello stabile otto giovani ragazzi, studenti nella città de L’Aquila, che non riuscirono a sfuggire al crollo della palazzina; a causa di ciò, il giudice Grieco, ha condannato quattro persone accusate di aver causato il crollo della palazzina, ma la struttura resta ancora sotto sequestro giudiziario. Nonostante restino ormai solo dei resti della costruzione, i genitori delle vittime vorrebbero un memoriale per i loro figli, anche solo un muro, affinché nulla di quella tragedia venga dimenticato e non vorrebbero ci fosse alcuna nuova ricostruzione in ‹‹quel luogo maledetto››.
Antonietta Centofanti, rappresentante del comitato, afferma che la cosa che più li ha sconvolti ‹‹ è che non siamo stati assolutamente interpellati in questa occasione. Abbiamo dovuto apprendere le notizie dai mezzi di comunicazione, quando quello che resta della Casa per noi è come la stanza vuota di un figlio. Chi passa deve sapere cosa è accaduto e deve girarsi per capire: non si può far finta di niente››
Il comitato è quindi sul piede di guerra contro il sindaco che vuole dare il via alle demolizioni senza il loro consenso e minacciano di stendersi proprio lì, in via XX settembre, radunando i familiari delle vittime di tutta Italia,qualora le ruspe cominciassero a lavorare per demolire quel che resta di quel luogo. Tempo fa si era addirittura parlato della costruzione di un parcheggio o di un monumento agli studenti, ma la Centofanti comunica, a nome di tutti, che ‹‹ di monumenti non ne abbiamo bisogno e di parcheggi meno che mai››.
Erica Benedettelli
[immagine da abruzzoweb.it]