Di tutto un po'

Cartoline dal mondo

ROMA, 1 GEN - Tutto il mondo ha salutato l’arrivo del 2011 senza lesinare fuochi d’artificio, balli e canti che hanno animato le città e non solo. Per le strade si sono riversati milioni di persone prese da una gran voglia di divertirsi in quella che è definita la nella notte più lunga dell’anno[MORE]. Il 2011 è stato accolto, quindi, nel migliore dei modi, un po’ per dimenticare definitivamente il 2010 che non è stato molto prodigo con nessuno, un po’ per propiziarsi le fortuna. E quale modo migliore se non quello di festeggiare per una intera nottata in barba a tutto e a tutti? Via con le danze, allora, in una girandola di fantastici colori che a più riprese hanno illuminato i cieli di centinaia di località sparpagliate per l’intero globo.

I primi a dare il benvenuto al nuovo anno sono stati i neozelandesi. Kiribati, la piccola nazione insulare del Pacifico, ha celebrato lo scoccare della mezzanotte mentre in Italia erano appena le 11.00 del 31 dicembre.

A Sydney sono stati organizzati grandiosi festeggiamenti pubblici. La città australiana, infatti, può vantare il più incredibile spettacolo pirotecnico con le sue sette tonnellate di fuochi fatte brillare proprio sulla baia.

In America, invece, a migliaia si sono riversati a Times Square dove, alla fine del countdown che ha traghettato New York nel 2011, hanno assistito alla caduta della celebre palla scintillante che è venuta giù proprio allo scoccare della mezzanotte.

A Parigi tutti con il naso all’insù sotto la Tour Eiffel per godere del bellissimo e romantico spettacolo offerto della torre più famosa del mondo interamente illuminata. I londinesi si sono riversati sulle sponde del Tamigi per ammirare i bengala che partivano dalla ruota del London Eye, che celebrava anche i dieci anni di attività, e dalle barche sul fiume. Come da tradizione, a Madrid le persone si sono date appuntamento nella piazza della Puerta del Sol per il rito de “Las uvas” secondo il quale bisogna mangiare 12 chicchi di uva, uno per ogni rintocco di campana che annuncia la mezzanotte. I tedeschi si sono ritrovati davanti la celebre porta di Brandeburgo, a Berlino, dove si è tenuto il più grande party di Capodanno, evento culminato con 14 minuti di fuochi pirotecnici e di laser, accompagnati da celebri musiche, come l’aria pucciniana “Nessun dorma”.

Il cielo di Tokio è stato interamente ricoperto da migliaia di palloncini argentei, mentre a Taipei i bengala hanno disegnato un drago che ha avvolto il grattacielo più alto della città. Capodanno all’insegna dell’euro in Estonia che allo scoccare del 2011 è entrata ufficialmente nella moneta unica. Quello brasiliano è stato, invece, un primo dell’anno "olimpico". In centinaia si sono dati appuntamento sulle spiagge di Copacabana per assistere alla presentazione dello scintillante logo per i giochi del 2016.

E in Italia? Tutti in piazza a divertirsi e a cantare a squarciagola sulle note dei cantanti che hanno tenuto concerti da Nord a Sud della penisola. A Roma, ai Fori Imperiali, si è esibito Claudio Baglioni, a Piazza del Plebiscito, a Napoli, è toccato a Marco Mengoni intrattenere i campani.

Gli ultimi a festeggiare sono stati i dirimpettai di Kiribati. Mentre gli italiani si risvegliavano verso le 12.00 del 1 gennaio, gli abitanti delle Hawaii celebravano la loro solitaria notte di San Silvestro.