Cultura e Spettacolo

Cartaceo o e-book?

PARMA, 15 APRILE 2014 - Nonostante l'innovazione digitale, gli italiani continuano a preferire il caro, vecchio, ingombrante cartaceo. E' il frutto di una recente ricerca statistica per cui, nel Bel Paese, senza pensarci due volte, i lettori si affidano più alla carta che al Kindle per sognare in libertà.

E' tutta una questione di percezione: l'e-book, con il suo prezzo calmierato e le sue opportunità viene considerato un servizio, mentre il cartaceo è un rapporto fisico e imprescindibile, persino con il segnalibro, accessorio indispensabile per staccare un po' con la lettura e riprendere da dove si è lasciato.

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La lettura di un libro cartaceo sembra insostituibile perché non tutti sanno ancora dell'esistenza dell'e-book. Se non altro, oggi se ne sente parlare di più rispetto al passato, ma ancora non riusciamo noi italiani a vederlo come il futuro. Stringiamo al cuore il nostro libro di carta e speriamo che la moda passi.

I dati all'estero, però, indicano che è tutt'altro che una moda. Noi italiani siamo molto legati alle abitudini: sarà difficile rinunciare alla libreria come complemento di arredo per qualsiasi casa, magari stracolma di libri ad accoglierci con una tazza di té. Poco importa se gli inglesi danno più importanza al digitale o se Amazon riesce a fare milioni esportando file in tutto il mondo.

La realtà è che noi italiani i libri vogliamo toccarli, annusarli, sciuparli, viverli. Pensiamo che un'emozione si nasconda dietro un gesto. La realtà è, però, che i gesti non sempre dicono il vero e che, a volte, perdiamo un'emozione solo perché ci lasciamo influenzare dal "vestito" che le parole indossano.

Quando impareremo a leggere, prima di vedere come il libro ci viene presentato, allora sarà letteratura e vittoria.

(www.parmaonline.info)

Annarita Faggioni