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Carolina Kostner accusata di aver coperto Alex Schwazer. Rischia quattro anni di squalifica
CAGLIARI, 29 NOVEMBRE 2014 – Quattro anni e tre mesi di squalifica per Carolina Kostner. Questa è la richiesta avanzata da Tammaro Maiello, il procuratore che presiede la Seconda Sezione del Tribunale Antidoping del Coni. Dunque, la pattinatrice della Val Gardena rischia una lunga squalifica dopo essere stata indirettamente coinvolta nell’inchiesta aperta per l’uso di Epo da parte del suo ex fidanzato, il marciatore Alex Schwazer, che risultò positivo a un controllo antidoping effettuato poco prima dei Giochi Olimpici di Londra 2012.[MORE]
La Procura accusa la stella del pattinaggio artistico italiano, medaglia di bronzo alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014, di aver “fornito assistenza e aiuto a Schwazer per eludere il controllo antidoping e di mancata collaborazione e omessa denuncia di circostanze rilevanti”. In base alla ricostruzione effettuata da Tammaro Maiello, che ha tenuto conto anche delle incongruenze registrate nel corso dei lunghi interrogatori a cui sono stati sottoposti i due atleti, la Kostner sarebbe stata a conoscenza delle pratiche illegali compiute da Schwazer, ma non lo avrebbe denunciato alle autorità competenti.
In primo luogo, occorre ricordare la dichiarazione dello stesso marciatore, secondo cui, quando la Wada si recò a Oberstdorf, nella sua residenza, per un controllo a sorpresa, l'azzurra riferì agli ispettori che il suo fidanzato era a Racines mentre, in realtà, lui era in casa con lei. Il legale della campionessa, però, ha giustificato la sua cliente spiegando che la giovane avrebbe nascosto la presenza del compagno solo per motivi di privacy. L’avvocato della Kostner ha chiarito anche un altro episodio sospetto: il difensore, infatti, ha sottolineato che, quando la sua assistita e Schwazer incontrarono in un autogrill il medico inibito a vita, Michele Ferrari, la presenza di Carolina fu del tutto casuale. Infine, l’ultimo elemento chiave atto a giustificare la pesante richiesta dell’accusa, riguarda la presenza in casa del marciatore di attrezzature particolari che, secondo il procuratore Maiello, non sarebbero potute passare inosservate agli occhi della pattinatrice. Nello specifico, la Kostner sarebbe colpevole di non aver denunciato l’ex fidanzato per l’impiego di una maschera collegata a una bombola che Schwazer era solito utilizzare nel corso della notte. A rafforzare questa tesi c’è anche il fatto che il sistema fosse piuttosto rumoroso, e dunque non potesse essere attivato all’insaputa di altre persone presenti nell’abitazione.
Appena si è diffusa la notizia della linea dura proposta dall’accusa, è arrivato il commento a caldo di Giovanni Fontana, legale della pluricampionessa: “La situazione è assurda. In questa storia Carolina non c'entra niente. È una persona colpita da questo fatto e vuole andare in fondo”.
(Foto da: fanpage.it)
Vanna Chessa