Cronaca

Carmela Rea, sul cadavere una svastica e segni di violenza

ASCOLI PICENO, 21 aprile 2011 – E' stato rinvenuto a Ripe di Civitella, in provincia di Teramo, il cadavere di Carmela Rea, la donna di 29 anni sparita due giorni fa a Colle San Marco mentre era in gita con il marito e la figlia di 18 mesi.

La donna, originaria di Napoli ma residente ad Ascoli Piceno, era scomparsa il 18 aprile, durante una gita con il marito e la bambina di 18 mesi sul Colle San Marco: si era allontanata dicendo al marito che sarebbe andata al bagno, in uno degli chalet del Colle. Ma i gestori non l'hanno mai vista entrare, situazione confermata anche dalle telecamere esterne alla struttura.[MORE]
Il marito, non vedendola tornare, ha allertato i soccorsi dopo una ventina di minuti. Immediate sono scattate le ricerche di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Vigili urbani, Soccorso Alpino e Corpo Forestale dello Stato, aiutati anche da unità cinofile.

Dopo due giorni è stata rinvenuta la salma di Carmela Rea in una zona boscosa a 10 km dal luogo della scomparsa.
Quella che si è presentata agli occhi dei soccorsi è stata una scena raccapricciante: sul corpo nudo della donna erano presenti ovunque segni di percosse ed armi da taglio, una svastica incisa sulla schiena e una siringa infilzata nel collo.

A rendere la vicenda ancora più oscura è una coincidenza inquietante: il luogo della scomparsa della donna è poco distante dal Bosco dell'Impero dove il 5 gennaio scorso fu rinvenuto il cadavere di Rossella Goffo, la funzionaria della Prefettura di Ancona, anche lei scomparsa mesi prima.

Al momento i carabinieri non scartano nessuna ipotesi, dal raptus di follia al regolamento di conti.