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Carlos "Lo Sciacallo": "Sono un rivoluzionario di professione"

PARIGI, 08 NOVEMBRE 2011- Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos, 62 anni, conosciuto con il macabro soprannome di “ Lo Sciacallo” torna a far parlare di se. In questi giorni a Parigi, il terrorista venezuelano è chiamato a rispondere dell’accusa di aver causato la morte di 11 persone in ben quattro attentati, avvenuti sul suolo transalpino tra il 1982 e 1983. Carlos  è stato arrestato in Sudan nel 1994 e si trova in Francia a scontare l’ergastolo per aver ucciso  tre persone nel 1975, tra cui due agenti segreti francesi. [MORE]

“Lo Sciacallo” in una recente intervista a un quotidiano venezuelano ha affermato, con una freddezza inquietante, di aver compiuto un centinaio di attentati che hanno provocato ''fra i 1.500 e i 2.000 morti''. Tuttavia nega la sua responsabilità negli attentati francesi del 1982 e 1983.  All’apertura dell’udienza davanti la Corte d’Assise parigina si è definito “ un rivoluzionario di professione”.

Con Carlos sono alla sbarra tre suoi vecchi «soci»: la polacca Christa Margot Frohlich detta «Heidi», che militava nell'estrema sinistra, il tedesco Johannes Weinrich, «Steve» per gli amici, e il palestinese Ali Kamal al Issawi.

Il terrorista ha confermato di essere stato in Italia negli anni di piombo, con un ruolo, probabilmente, attivo. Il suo nome è stato tirato in ballo in molti misteri italiani della tragica stagione del terrorismo: si va dal caso Moro alla strage di Ustica. Con il suo gruppo «Separat»   è oggi al centro di una nuova inchiesta sulla strage di Bologna.

Davide Scaglione