Cronaca

Carceri: Spp, droga sintetica è nuova frontiera dei traffici

ROMA, 28 OTT - "La droga sintetica - come testimoniano i numerosi casi di ritrovamento nei penitenziari - è la nuova frontiera di spaccio e traffici della criminalità organizzata nelle carceri-bazar dove è possibile trovare di tutto". A denunciarlo è il sindacato della polizia penitenziaria Spp. "A facilitare lo spaccio di droga sintetica c'è l'assenza assoluta di strumenti che consentano al personale penitenziario di riconoscerla- spiega il segretario generale Aldo Di Giacomo- Diventa facile pertanto farla arrivare attraverso familiari in normali flaconi di profumi, in altri tipi di liquidi e creme e nei modi più impensabili.

L'effetto di questo tipo di droghe, come confermano gli esperti, è ancora più dannoso a salute e psiche sino a provocare atteggiamenti violenti che si scaricano su agenti ed altri detenuti". Sicilia, il Triveneto, la Campania e la Puglia sono le regioni nelle quali "la diffusione di droga sintetica è particolarmente accentuata" : per questo occorre dotare "almeno gli istituti penitenziari speciali di mini-laboratori" oltre a "contrastare efficacemente lo spaccio". "Non si può ulteriormente sottovalutare il fenomeno" avverte il sindacalista, che torna a richiamare l'attenzione sugli effetti del "clima di delegittimazione del personale penitenziario che incontra grandi difficoltà persino nelle normali operazioni di controllo, vigilanza e perquisizioni.

C'è poi il problema della punibilità per chi consente l'entrata di droghe, come di telefonini ed armi e chi detiene e spaccia. Servono pene più severe". " Siamo di fronte - conclude Di Giacomo - all'ennesimo esempio di disattenzione da parte del Ministero Grazia e Giustizia: la Ministra Cartabia è sicuramente un'illustre giurista ma si dimostra inadeguata a risolvere i problemi, dai micro ai massimi, delle carceri italiane".