Cronaca

Carceri: Cusumano, a Reggio condizioni disumane

REGGIO CALABRIA, 4 GIUGNO 2013 - "La battaglia di civilta' iniziata da Cesare Beccaria piu' di due secoli fa non puo' dirsi ancora vinta. La denuncia della delegazione dell'Unione delle Camere Penali Italiane relativa alla violazione nel carcere di Reggio Calabria degli standard minimi previsti dalla normativa vigente, pubblicata qualche giorno fa in seguito ad una visita nella casa circondariale, mi induce ad associarmi al grido d'allarme sulla disumanita' delle condizioni carcerarie nel nostro Paese e, nello specifico, nella citta' dello Stretto".

E' quanto afferma la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunita' Giovanna Cusumano che aggiunge: "L'aver appreso, peraltro, che la situazione di grave degrado in cui sono costretti i detenuti della casa circondariale di Reggio, diventi ancor piu' estrema nella sezione femminile, non puo' non suscitare ulteriore indignazione. Come a dire che se 'al peggio non c'e' fine' , la 'fine' e', ancora una volta, riservata dallo Stato italiano alle donne.

Va pero' detto subito che quando viene violata la dignita' della persona, come avviene appunto in tutte le carceri italiane, sottilizzare tra una maggiore o minore gravita' della violazione potrebbe apparire come un banale tentativo di spostare l'attenzione sulla violazione tout court. Cosi' non e'! - sottolinea Cusumano - La dignita' umana e' inviolabile (e prescinde, o meglio, dovrebbe prescindere dal 'genere') e come tale non puo' subire pregiudizio neanche in caso di limitazione di un altro diritto, come nella fattispecie della restrizione della liberta' personale, atteso che essa non e' soggetta a bilanciamenti".[MORE]