Cronaca

Carceri, Cardinale Scola: «Necessario ridurre il sovraffollamento»

MILANO, 24 DICEMBRE 2013 - «È necessario ridurre il sovraffollamento Ripensiamo al carcere, pensiamo con coraggio ad altre forme », questo l’appello fatto dall’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, nel corso del suo incontro con i detenuti, il personale e gli agenti del carcere di Opera, proseguendo: «Cosa educa l'uomo? Cosa ci cambia? Gli affetti, il lavoro, il riposo solo questa è la strada in cui l'espiazione diventa educazione e rieducazione. Occorre parlare di nuove forme di espiazione. Ho visto le iniziative di lavoro per i detenuti. L'espiazione e la sua necessità sono riconosciuti da tutti i detenuti».

Secondo Scola: «Occorre lavorare di fondamentali della vita, senza cedere alle paure della gente. La speranza nasce a un'esperienza di gioia, abbiamo bisogno di speranza, viviamo la gioia del Natale come ragionevole per tutti gli uomini», evidenziando che, «la pena deve essere medicinale, non punitiva. In questi anni da vescovo, incontrando spesso i detenuti, parlando con loro, ho visto che il tempo di espiazione spesso diventa tempo di ripresa, una ripresa che è un processo, non un colpo di bacchetta magica. Nelle carceri ho trovato tra i detenuti una coscienza acuta del bisogno di questo processo. E questo processo può travolgere, senza sottovalutarli, i limiti del sistema carcerario. Occorre pensare a un modo alternativo per vivere la pena. Occorre non rinviare il cambiamento personale. Devo cambiare io, non le circostanze esterne». [MORE]

Allo stesso tempo, anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha pensato alla condizione dei detenuti, decidendo di inviare un messaggio agli organizzatori della 'Marcia per l'amnistia, la giustizia e la libertà', lanciata dai Radicali per il 25 dicembre a Roma. «La situazione delle carceri ormai da tempo intollerabile e insostenibile, come ci confermano anche le numerose condanne della Corte europea di Strasburgo nei confronti della Stato italiano», ha dichiarato il sindaco puntualizzando che: «Il ricorso alla carcerazione deve essere l'estrema ratio. Sono quindi favorevole a un provvedimento di amnistia e di indulto che inciderebbe positivamente sulla situazione disumana che vivono attualmente le persone detenute e contribuirebbe a creare le condizioni per una giustizia più celere, efficiente e garantista».

Pisapia, prosegue sottolineando: «Ritengo altresì non più procrastinabile che il parlamento si impegni per una riforma complessiva del Codice penale, prevedendo, per i reati di non grave allarme sociale, una ampia depenalizzazione e pene non detentive che, come dimostra l'esperienza di tutti i Paesi più avanzati, fanno diminuire la recidiva e aiutano il reinserimento dei condannati.

Infine, il sindaco di Milano conclude: «È anche necessario intervenire perché i magistrati di sorveglianza, i direttori delle carceri, gli agenti di polizia penitenziaria, gli operatori e i volontari, possano svolgere il loro importantissimo compito con risorse e strutture adeguate».

(Foto: news.panorama.it)

Rosy Merola