Cronaca

Carcere di Taranto sotto i riflettori: ma sarà a norma?

TARANTO, 10 NOVEMBRE 2010 - Ben 637 detenuti affollano un carcere che a norma ne potrebbe contenere al massimo 190: è quello che succede a Taranto. “Mi duole dover prendere atto che l'esercito di giornalisti e cineoperatori che da settimane stazionano davanti la Casa Circondariale di Taranto appaiano morbosamente interessati solo alle notizie che attengono ai personaggi assurti alle cronache nere. Il carcere di Taranto, invece, dovrebbe occupare la loro specifica attenzione perche' rappresenta una vergogna nazionale” ha affermato il segretario generale della Uil Penitenziari Eugenio Sarno sottolineando inoltre le condizioni di disagio in cui vivono i detenuti e lo stato di abbandono e di degrado dell'intera struttura.[MORE]

“ Alcune zone, interdette per pericolo di crolli, non sono state mai messe in sicurezza; in quasi tutti gli ambienti ci sono infiltrazioni di acqua piovana, con il conseguente rischio sulla stabilità della struttura” a ciò va aggiunta la situazione degli agenti di Polizia Penitenziaria, tra l'altro troppo pochi rispetto all'effettivo bisogno, costretti da anni a svolgere il loro lavoro in un ambiente insostenibile ed imbarazzante. Da una parte dunque celle super-affollate, a fronte di una struttura troppo piccola. Dall'altra una serie di ostacoli strutturali che rendono ancora più difficile il mantenimento di un accettabile livello delle condizioni detentive. Infine la carenza dell'organico di polizia che implica una serie di difficoltà aggiuntive nella gestione dell'istituto, con pesanti ricadute sulle attività giornaliere dei detenuti.

Il segretario Sarno, sconcertato dopo la visita al carcere, ha manifestato la necessità di rendere al corrente della gravosa situazione anche il sindaco della città, oltre al direttore della Asl e ai vertici dell'Amministrazione Penitenziaria.

In un momento particolare per il tarantino, dopo la vicenda di Avetrana, è assurdo che l'attenzione mediatica sia concentrata esclusivamente sul resoconto della tragedia di Sarah Scazzi e vengano totalmente ignorati fenomeni come il degrado del carcere di Taranto anch'esso spesso sotto i riflettori. Ancora una volta i mass media impegnati a riportare anche i particolari più inutili su Michele e Sabrina Misseri, ignorano che a pochi metri dal luogo dove i due vengono custoditi, sono soffocati e violati i diritti di centinaia di detenuti ed operatori penitenziari.

 Immagine tratta ta www.altroquotidiano.it

Roberta Lamaddalena