Carabiniere ucciso con 8 coltellate. Criminologa Cortese: "Più sicurezza per i militari"
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ROMA 26 LUGLIO - (Riceviamo e pubblichiamo) L'arma dei carabinieri piange un altro dei suoi eroi migliori. La morte a Roma del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello durante un controllo per furto, dimostra come è difficile mantenere la sicurezza delle nostre città e ormai non solo nella periferie ma anche in pieno centro davanti alla Corte di Cassazione.
E’ un attacco, in un luogo simbolo delle Istituzioni alla Sicurezza di tutti e che fa emergere la vulnerabilità del nostro sistema. Gli operatori di pubblica sicurezza sono sempre più lasciati soli, con forze ridotte e pochi mezzi, a dover fronteggiare una criminalità che sta dimostrando un livello di spregiudicatezza non concepibile e non accettabile in una società civile. Ma le forze dell'ordine che armi hanno in dotazione, sono un optional? Dove sono i taser promessi?
Oggi è il giorno del cordoglio, ma da domani torneremo a chiedere più agenti e più sicurezza per loro. Così Antonella Cortese criminologa e Vice Presidente Accademia Italiana delle Scienze Polizia investigativa e Scientifica e Osservatorio per i diritti e la salute dei militari e delle forze dell’ordine.