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Roma, 29 dic. 2011 - Con la tendenza al risparmio e i menu low cost, nel cenone di Capodanno e' boom per cotechini e zamponi che fanno registrare un aumento negli acquisti del 10 per cento per un totale di 5,5 milioni di chili serviti in tavola. [MORE]
E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che e' l'effetto della necessita' di conciliare il rispetto della tradizione con il contenimento della spesa complessiva per il cenone di fine anno, per il quale sei italiani su dieci spenderanno meno di 75 euro privilegiando la cucina in casa rispetto alla cena fuori secondo Swg/Confesercenti. Il ritorno del cotechino e dello zampone in tavola avviene pero' - sottolinea Coldiretti - con caratteristiche nutrizionali profondamente cambiate secondo l'Istituto nazionale della nutrizione (Inran) che ha verificato come i due prodotti simbolo del capodanno abbiano oggi il 33 per cento di grassi in meno rispetto a venti anni fa. Durante le festivita' di fine anno - precisa Coldiretti - viene fatto sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale.
La preferenza degli italiani va ai cotechini, il cui consumo in quantita' e' pari a oltre il doppio di quello degli zamponi. La maggioranza della produzione nazionale - precisa Coldiretti - e' certificata come Cotechino e Zampone di Modena IGP, riconoscibili dal logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell'Unione europea, ma si rileva anche una richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda, nei mercati o nelle botteghe di Campagna Amica. Insieme a due piatti storici e' immancabile la presenza delle lenticchie chiamate a "portar fortuna" con un consumo stimato di circa 10 milioni di chili anche se
- continua Coldiretti - poche sono realmente italiane come quelle Castelluccio di Norcia IGP, ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialita' tradizionali nazionali come le lenticchie di S.Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Villalba, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.