Politica

Capodanno a Palazzo Chigi: Calderoli chiede conto a Monti

Roma, 04 gennaio 2012. – Con una nota ufficiale di Palazzo Chigi e pubblicata sul sito del Governo italiano -www.governo.it - sono state rese note le precisazioni del Presidente del Consiglio Mario Monti, in ordine ad una presunta interrogazione a risposta scritta formulata del Senatore Roberto Calderoli in relazione alle modalità di svolgimento della cena consumata in data 31 dicembre 2011 presso il medesimo Palazzo dal medesimo Presidente del Consiglio e dagli invitati parenti.[MORE]


In un momento in cui suscita scalpore la notizia circa l’entità del reddito percepito dai parlamentari italiani, persino superiore a quello dei loro colleghi europei, la notizia arriva quindi puntuale per aprire a disappunti e commenti tra i cittadini che faticano e non ad arrivare a fine mese.


Il Presidente Monti recita la nota, avrebbe conosciuto della interrogazione da diverse fonti di stampa. L’opportunità della comunicazione deriva quindi dalla necessità di respingere le insinuazioni dell’interrogazione circa le eventuali spese sostenute dall’Amministrazione per la cena di fine anno tenutasi presso l’attuale residenza di servizio del Presidente del Consiglio.


La curiosità della notizia nasce proprio dal tenore letterario della nota che conferma lo svolgimento della cena, ma precisa che al fine “gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).La cena – continua la nota - è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.”
Tuttavia nella nota si legge ancora che il Presidente Monti “evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri”.


Semmai, continua la nota “in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possono esserci stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente".
 

SAVERIO CARISTO