Cronaca
Capellupo: "una vergogna quello che sta accadendo nel centro destra catanzarese"
CATANZARO, 20 MARZO 2013 - Mentre nella maggioranza al Comune di Catanzaro si delinea una profonda spaccatura sul tema della sanità e nella fattispecie sulla tanto discussa convenzione con il Bambin Gesù, all’ospedale Pugliese si vive uno stato di preoccupazione, causa la riduzione drastica e priva di una razionalità precisa di circa 100 posti letto.
Qualche giorno fa i direttori di dipartimento dello stesso presidio hanno manifestato sulla stampa il loro disappunto dinnanzi ad alcune scelte che rischiano di minare il ruolo prestigioso che l’ospedale ha conquistato negli anni all’interno del panorama regionale.
Il decreto 136/2011 firmato da Scopelliti ha determinato uno squilibrio pericoloso nella cura del malato, rischiando di non garantire i Livelli essenziali di Assistenza.
Il Pugliese perde prevalentemente i posti letto destinati alla emergenze-urgenze e contemporaneamente gli stessi posti letto vengono, di fatto, consegnati al policlinico universitario di Mater Domini, unico Policlinico Universitario della Calabria dell’unica facoltà di Medicina della Calabria.
Un presidio, quello di Germaneto, che non è considerato per la cura delle emergenze, ma solo delle malattie croniche, senza infatti disporre di un pronto soccorso.
Ciò significa che al netto di qualsiasi ricomposizione dei posti letto all’intero delle strutture catanzaresi, la città di Catanzaro perde completamente diversi posti letto dedicati alle urgenze.
È inammissibile che il Pugliese rimanga privo del reparto di Medicina d’Urgenza, oltre alla riduzione dei posti letto della Rianimazione.
Così come è discutibile la scelta di cancellare reparti strategici come la Dermatologia e la Pneumologia, da sempre punti di riferimento dell’intero bacino centrale della Calabria.
Ritengo sempre più importante che le Istituzioni riescano a fermare l’azione scellerata di questa Regione contro la sanità pubblica catanzarese.
È fondamentale che il Comune di Catanzaro convochi il prima possibile un Consiglio Comunale dedicato ai temi della sanità cittadina, affrontando la questione anche con gli addetti ai lavori, tirando fuori una proposta, senza nascondersi dietro interessi politici che nulla giovano al bene comune della città e dei calabresi.[MORE]