Politica

Capellupo: "Tares, ecco perchè ho votato no"

CATANZARO, 15 OTTOBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) Rispetto alle polemiche di questi giorni sui salatissimi aumenti della Tares devo ricordare alla cittadinanza che insieme al gruppo di centro sinistra al Comune di Catanzaro avevamo fatto una battaglia in Consiglio comunale decidendo tra l’altro di votare contro quello che riteniamo un iniquo tributo come evidente dalla delibera 69 del 30/09/2013. Ecco le ragioni del nostro e mio no.

Parto dall’esaminare il costo complessivo del sistema rifiuti nel Capoluogo di regione ovvero 14,5 milioni di euro lo dico tranquillamente: é veramente tanto anche in rapporto ad altre similari città italiane, ad una qualità del servizio assolutamente scadente e ad un Capitolato non proprio sempre rispettato, una differenziata, che superato un tempo di inserimento, stenta realisticamente a partire e dare i suoi frutti in città. Questo è un primo dato al quale aggiungere quello della mancata riscossione (anche a questo punto evasione) che si aggira attorno al 15%/20% .Tantissimo.

Insomma in questa città non pagano la tassa dei rifiuti proprio in tanti ed il Comune invece di scovare l’evasione e colpirla, indovinate che fa? Alza le tasse ai cittadini per bene: 40% per le utenze non domestiche e 45% per quelle domestiche. Insomma una vergogna perché in qualche modo si sembra legittimare e proteggere l’evasione facendola pagare a chi già paga da sempre, a chi è onesto.

Per capirci con questa operazione le piccole imprese ed i piccoli commercianti vengono pesantemente colpiti e le famiglie rischiano il tracollo economico., a nulla vale parlare di indici previsti dal Governo nazionale perché sono poi i comuni a decidere all’interno di quei parametri nazionali, massimi e minimi, quelli da applicare.

Ecco altri dati sulle famiglie: una famiglia con 3 componenti pagava nel 2012 la somma di 147,54 euro ora nel 2013 paga 232,36 euro ovvero il 57% in più; una famiglia con 4 componenti pagava nel 2012 la somma di 150,78 euro ed ora nel 2013 paga 267,97 euro ovvero il 77% in più; una famiglia con 5 componenti pagava nel 2012 la somma di 170,26 euro ed ora nel 2013 paga 329,36 euro ovvero il 93% in più; una famiglia di 6 o più componenti pagava nel 2012 la somma di 146,36 euro ed oggi nel 2013 paga 339,55 euro ovvero il 131% in più. Tutti questi aumenti non tengono, tra l’altro, conto del reddito; per capirci se il rapporto tra la casa ed i componenti è quello previsto dal Comune di Catanzaro il grande imprenditore ed la famiglia monoreddito pagano la stessa quota. E le famiglie più numerose, al contrario di come dovrebbe essere, pagano molto di più. Purtroppo questa decisione politica dell’Amministrazione comunale sembra proprio essere un incentivo all’evasione ed un premio agli evasori, l’ennesima scelta illogica contro le famiglie.

Per tali ragioni e dati, insieme al centro sinistra, ho votato contro l’iniquo tributo; ma non è stato un no di protesta ma un no dettato dalla convinzione fondata che si poteva e doveva fare diversamente andando a colpire i furbi e non vessando gli onesti e le famiglie.

Notizia segnalata da Vincenzo Capellupo – Consigliere comunale PD [MORE]