Politica

Capellupo, mense: scuole e genitori ancora sul piede di guerra

CATANZARO, 7 APRILE 2013 - Le scuole riaprono dopo il weekend ma, leggendo qua e là sul web e sui diversi social network i commenti dei genitori ormai sul piede di guerra, la questione mense a Catanzaro non sembra essere vicina ad una rapida soluzione.

Le prese di posizione degli istituti comprensivi “Vivaldi” e “Patari-Rodari” nei confronti del servizio mensa disposto dall'amministrazione Abramo, le proteste rumorose dei genitori di tutti gli altri plessi scolastici confermano quanto siano state avventate le decisioni prese dalla giunta Abramo e quanto continuino ancora ad esserlo.

Non capiamo perché Abramo sia andato avanti in questa scelta scellerata quando tutti i soggetti coinvolti, genitori in primis, volevano altro avendo anche sperimentato con discreto successo soluzioni alternative, economiche e di qualità. Più volte è stato evidenziato, proprio dai fatti, che l’autogestione supportata dal Comune, l’autonomia assistita, era la strada maestra per uscire dalla situazione di stallo creata dalla crisi finanziaria in cui si è costretti ad operare e che ha pesantemente colpito la città.

Invece no. Si è voluto a tutti i costi effettuare una gara a livello comunale, paradosso dei paradossi, senza copertura economica pubblica, con i soldi delle famiglie, le quali, giustamente, se devono essere da sole a sostenere il servizio, pretendono di avere voce in capitolo nella scelta dello stesso e del contraente.

Del resto, il bando non prevede progressività, agevolazioni, sconti, promozioni come invece era in precedenza: l’unico criterio previsto per l'esenzione è il reddito Isee di 1500 euro annui. Non mi pare ci sia bisogno di commenti.

Il Comune, inoltre, non ha neanche attivato la contribuzione (36%) dovuta per i servizi pubblici a domanda, non potrebbe, pertanto, impedire alle scuole di organizzarsi sulla base della loro autonomia sulla base delle richieste e del vantaggio delle famiglie.

Una situazione estremamente confusa nella quale si poteva e doveva fare di più, probabilmente anche ascoltando le proposte che arrivavano dalla società civile, dalle famiglie, dalle scuole e dalla stessa opposizione. I servizi pubblici, soprattutto quando destinati ai più piccoli, non possono essere oggetto di speculazione e tanta superficialità.[MORE]

Vincenzo Capellupo – Consigliere Comunale PD