Caos trasporti a Napoli: aggredita un'autista Anm alla fermata di Piscinola
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NAPOLI, 14 MARZO – Ancora disagi a Napoli a causa dell’agitazione dei lavoratori dell’Anm, l’Azienda Napoletana Mobilità. Per il quinto giorno consecutivo, infatti, gran parte dei bus sono rimasti nei depositi e i passeggeri della metro Linea 1 sono stati costretti a lunghe attese per le corse con treni sovraffollati. [MORE]
La rabbia degli utenti per l’estenuante attesa del bus alla fermata di Piscinola è sfociata in un’aggressione verbale nei confronti di una autista. La donna, conducente del 178, partita da piazza Carlo III, ha accusato un malore dopo l’aggressione. In stato di choc, l’autista ha chiesto aiuto ai colleghi che l'hanno accompagnata in ospedale.
Intanto fonti sindacali riferiscono che oggi in strada vi erano circa 130 mezzi su 320 programmati ma che molti sono rientrati nei depositi di via Cavalleggeri, del "Garittone" e di via Nazionale delle Puglie per guasto e dunque il numero dei bus in servizio sta calando rapidamente.
«Molti bus, appena rientrati, per problemi meccanici sono stati riparati in tempo record, un vero miracolo, e rimessi subito in strada», ha spiegato un sindacalista che ha poi precisato: «Voglio sottolineare che durante il weekend in via Nazionale delle Puglie lavorano non più di quattro meccanici: si tratta di vere e proprie riparazioni miracoli».
Nel frattempo fonti dell'Azienda Napoletana Mobilità hanno comunicato quanto segue:
«I nostri ispettori stanno eseguendo controlli sui bus che stanno rientrando nei depositi di Napoli per guasto al fine di accelerare gli interventi di riparazioni, laddove possibile, e rimetterli in strada per fronteggiare i disagi. I problemi che si stanno verificando sul trasporto su gomma sono parzialmente mitigati dalle linee della metropolitana cittadina che stanno lavorando a pieno regime».
Oltre ai lavoratori Anm anche quelli dell’ex azienda di trasporto della Provincia, la Ctp, sono in agitazione perché senza stipendio. Per protesta sono saliti sui tetti dei depositi di Teverola, Arzano e Pozzuoli, bloccando dunque il collegamento con la provincia a Nord di Napoli.
Sulla vicenda sono intervenuti gli assessori del Comune di Napoli Enrico Panini e Mario Calabrese: «E' inaccettabile – dicono - che continuino i disagi per i cittadini napoletani per quanto riguarda il trasporto pubblico. Inaccettabile perché il Comune di Napoli salva l'azienda dal baratro del fallimento e ne salva la sua dimensione completamente pubblica.
Inaccettabile perché i lavoratori hanno tutte le garanzie del caso sul versante salariale e sul versante occupazionale. Questo a Napoli, mentre decine sono le aziende fallite in altre città e decine di migliaia i lavoratori che ricevono lo stipendio con ritardi anche importanti. I cittadini napoletani sono stati tenuti ostaggio per giorni ed ora, seppure in misura minore, c'è chi pensa di tenerli ancora in ostaggio ricorrendo a pericolosi éscamotage».
«Sul versante generale – concludono gli assessori - consideriamo questa azione scriteriata, senza ragione alcuna, da respingere totalmente, senza alcun tentennamento e senza alcun silenzio. Invitiamo l'azienda ad intervenire immediatamente sui responsabili attivando senza indugio alcuno tutte le procedure previste dal contratto collettivo di lavoro. Nessuno può pensare di bloccare la mobilità dei cittadini napoletani, per nessuna ragione».
[foto: monitorenapoletano.it]
Antonella Sica