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CANNES 65, la terza giornata: l'illusione di "Reality" di Garrone, la delusione di Haiti per Penn

CANNES, 19 MAGGIO 2012 - La terza giornata delle 65esima edizione del Festival di Cannes segna l’arrivo dell’unico film itlaiano in concorso, l’atteso Reality di Matteo Garrone, presentato in anteprima per la stampa alla 8,30 al Grand Theatre Lumiére. Sala presa d’assalto dai giornalisti sin dalle 7,45 e già piena alle 8.15. La reazione? Bazzicando web e quotidiani, vi troverete di fronte al solito “pendolo” degli applausi, oscillante tra i pochi e tiepidi e i tanti e calorosi.

Lasciando perdere l’applausometro pilotato – il pubblico italiano sarà il vero giudice, quando la pellicola arriverà nelle sale del Belpaese – si può subito dire che Reality è la storia di un pescivendolo napoletano, spostato on tre figli, che conduce una vita dignitosa tra zii, fratelli e cugini: classiche famiglie allargate del Sud. Persuaso dai parenti, l’uomo si presenta alla selezioni del Grande Fratello. Sicuro di essere stato scelto, scivola lentamente verso il baratro della follia, convincendosi di essere spiato dalle telecamere. Vende la pescheria, regala le proprie cose ai poveri e s’incolla ad un gigantesco televisore che trasmette le immagini del reality, nel frattempo iniziato senza di lui. Garrone ha spiegato di aver faticato a trovare un soggetto all’altezza, dopo il successo di Gomorra, ma di essersi poi imbattuto in questa piccola storia realmente accaduta a Napoli e di aver pensato di poterne trarre un racconto semplice e senza pretese, ma che potesse essere metafora per qualcos’altro. L’ossessione della televisione sembra quasi fare pendant alla mancata, benigna ossessione per il cinema, che Moretti ha ricordato polemicamente il primo giorno quando ha elogiato la Francia per il sostegno dato al mondo del cinema, a differenza di “altri paesi”.

Garrone sfondò a Cannes nell’edizione che vide Presidente di giuria Sean Penn. L’attore era atteso sulla Croisette, dove si è speso per un progetto umanitario in sostegno di Haiti. Polemico il suo intervento: “Non ci fu solo la passerella di personaggio famosi durata un giorno, ma anche i media hanno abbandonato Haiti. È un fottuto mondo”. Così si è sfogato Sean Penn, nel lamentare il fatto che l’informazione abbia abbandonato Haiti. Con lui il regista Paul Haggis e la modella ceca Petra Nemcova. Non solo belle parole: con l’evento serale all’Agorà, Sean Penn e' riuscito a raccogliere più di 1,3 milioni di euro per le popolazioni in difficoltà, vendendo i tavoli a 100mila euro l’uno. Carucci, ma ne valeva la pena.

Solo virtuale la presenza del regista Guillermo Del Toro, che in videoconferenza ha rivelato alcuni dettagli sul suo prossimo film, una versione di Pinocchio in stop-motion in 3D con pupazzi creati dalla Jim Henson Company (quella dei Muppets). Sarà una versione dark, mentre per il cast si vocifera di Daniel Radcliffe, Tom Waits e Christopher Walken. [MORE]

Grande attesa, intanto, per altri due personaggi di spicco, che esordiranno in concorso nella quarta giornata. L’australiano John Hillcoat (The Road, 2009) ha presentato il film Lawless, con un cast di tutto rispetto (Gary Oldman, Mia Wasikowska, Guy Pierce, Tom Hardy, Shia Lebouf), ma soprattutto con la sceneggiatura del cantautore Nick Cave. La storia, tratta da La contea più fradicia del mondo di Matt Bondurant, racconta, sullo sfondo della Grande Depressione, il contrabbando di alcolici di una banda di fuorilegge nel profondo, a tratti lercio Sud degli Stati Uniti.

Gradito ritorno, quello di Cristian Mungiu, il rumeno già Palma d’Oro nel 2007 per 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni. Con il film Beyond the Hills, il regista ha raccontato la storia d’amore tra due donne, una delle quali rientrata in patria dopo un periodo trascorso in Germania. Al ritorno, però, l’amata si trova in monastero, pervasa dal nuovo amore per Dio. L’opera è ispirata ai due romanzi reportage della scrittrice Tatania Niculescu Bran.

Fuori competizione, è stato intanto proiettato Madagascar 3, mentre cominciano ad entrare nel vivo la Settimana della Critica (Augustine, di Alice Winocour, ed il film franco israeliano Les Voisins de Dieu di Meni Yaesh) e la sezione Un Certain Regarde, presieduta da dall’attore inglese Tim Roth: è stata infatti la volta del regista marocchino Nabil Ayouch con Les Chevaux de Dieu e del giovane Brandon Cronenberg con Antiviral. Cinema per tutti i gusti, dunque. E tra poco si scatenerà anche il toto-vincitore.

(in foto: Matteo Garrone in un'immagine promozionale di
Reality)


Antonio Maiorino