Denzel Washington e Mark Wahlberg, "Cani sciolti" che abbaiano e non mordono

martedì 29 ottobre, 2013

CANI SCIOLTI DI BALTASAR KORMAKUR, LA RECENSIONE. Film d'azione senza tregua, ma anche senza senso e calibratura: Washington e Wahlberg provano a fare i classici compagnoni sparatutto, ma manca la classe ad una sciatta sceneggiatura. E non dite "Tarantiniano".

A volte le rapine vanno male, ed è un disastro. Altre vanno benissimo: ed è un disastro lo stesso. Così succede a Bobby Trench (Denzel Washington) e Marcus Stigman (Mark Wahlberg), quando svaligiano una banca del narcotraffico con l'obiettivo di prelevare 3 milioni di dollari, e se ne ritrovano poco meno di 50. Il problema non è l'inflazione, ma il diritto di proprietà: è un deposito di un'ala marcia della CIA. Buoni e cattivi cominciano a sparacchiarsi addosso. E tra questi, non si capisce bene il fronte di Bobby e Marcus: visto che, uno all'insaputa dell'altro, sarebbero entrambe infiltrati, rispettivamente per l'Unità Antidroga e per i militari. Guerra totale tra buonumore, grana grossa dell'action movie senza fronzoli e grana insanguinata, che non smentisce la propria derivazione dalla graphic novel di Steven Grant. [MORE]

LA COPPIA E GLI SCOPPI - Presentato in apertura del Festival di Locarno, Cani sciolti di Baltasar Kormàkur, regista islandese di sangue e a quanto pare americanofilo di vena, doveva evidentemente fare il botto. Ci riuscirebbe pure, per gli amanti dei petardi truccati: il solito buddy cop movie, con l'incontro-scontro dei due partner Washington\Wahlberg, e la complicazione del lavoro sotto copertura in stile The Departed svuotato di ogni credibilità e ridotto a macchietta e macchie sparse di nitroglicerina. Il problema è proprio di coperta corta, anche laddove non ci si prende sul serio: da un lato la coppia portante non funziona benissimo, perchè Wahlberg gigioneggia fin troppo - esplosivo, in questo senso, anche il suo "peto" prima di richiudere il cofano dell'auto con dentro un trafficante di droga appena sequestrato - masticando rumorosamente il chewingum, mentre Washington vorrebbe tanto tormentarsi per l'amata collega, Paula Patton - inutilità d'acciaio: peccato, perchè è brava e bella - ma finisce invischiato in uno script troppo morbido nel trovare un senso ai cambi di fronte, venendone fuori appena decentemente da duro che fa da babysitter al compagno inaffidabile.

UNA GALLINA NON FA PRIMAVERA - La guerra di tutti contro tutti (CIA contro DEA contro Navy Seal contro trafficanti di droga!) riesce quindi piuttosto bislacca, anche se indubbiamente adrenalinica. S'indugia persino nella violenza gratuita contro gli animali: Wahlberg\Marcus improvvisa una sceriffata a danno di alcune galline, decapitandole come nemmeno la colt più veloce del west in un pollaio. E di un pollaio, a ben vedere, si tratta: tutto coccodè e bang bang, tutto sommato ancora accettabile per un brodino pulp, purchè nessuno osi scomodare Tarantin sol perché il cattivo - questo sì riuscito: un ottimo Bill Paxton - ogni tanto spara dal nulla, recitando a memoria battute ad effetto. Al buon action movie si arriva per diverse strade: o per i calibri (il recente Escape Plan almeno campa di gloria vintage con Stallone\Schwarzenegger) o di calibratura (perfetta, in versione femminile, la coppia Bullock\McCarthy in Corpi da reato): non è che serva solo il calibro della pallottola. Blockbusterino che abbaia e non morde.

USCITA CINEMA: 24/10/2013
GENERE: Azione, Drammatico, Poliziesco
REGIA: Baltasar Kormákur
SCENEGGIATURA: Blake Masters
ATTORI: Mark Wahlberg, Denzel Washington, James Marsden, Bill Paxton, Paula Patton, Edward James Olmos, Robert John Burke, Fred Ward, James Rawlings, Patrick Fischler
FOTOGRAFIA: Oliver Wood
MONTAGGIO: Michael Tronick
PRODUZIONE: Emmett/Furla Films, Boom Entertainment, Envision Entertainment Corporation, Foresight Unlimited, Herrick Entertainment, Hollywood Studios International, Marc Platt Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
PAESE: USA 2013
DURATA: 109 Min
FORMATO: Colore

Antonio Maiorino
Critico cinematografico e d'arte
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