Cultura e Spettacolo
Candida, tornano le emozioni al Teatro Comunale di Catanzaro. Stasera si replica
CATANZARO, 16 SETT. - “Insieme a voi vogliamo fare una nuova scommessa. La prima l’abbiamo fatta il 4 Maggio 2017 ridando vita al Cinema Teatro Comunale, il Centro del centro storico, ed è poi successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. Con questa seconda vogliamo fare cinema, teatro, musica, spettacolo tutti i giorni. Se ci date una mano ce la faremo. Il teatro è sicurissimo. Torniamo a vivere, perché se vive il teatro, vive la città”, con queste parole intrise di passione ed emozione Francesco Passafaro, direttore artistico del Teatro Incanto, ha ringraziato il pubblico del Teatro Comunale che ieri sera ha tributato alla sua compagnia un lungo applauso finale.
Dopo l’esordio del 4 settembre con “Giù il Cappello”, il Teatro Incanto è tornato in scena con un’opera dell’indimenticabile Nino Gemelli, “Candida”.
Grazie all’interpretazione di Passafaro e dei suoi attori il messaggio di Gemelli è ancora attuale. Quanto è difficile per una donna far sì che il proprio talento artistico possa diventare una scelta di vita e quanto i pregiudizi possono portare a comportamenti affrettati e sbagliati.
A rappresentare lo spessore umano di Candida è stata Elisa Condello, le cui eccellenti qualità artistiche hanno restituito un’anima bella, moralmente ineccepibile, una parola buona per tutti ma di carattere forte e determinato quando necessario.
Nella scelta di seguire la sua indole artistica, Candida trova un alleata in Paola - senza signorina – Francesca Guerra che, nonostante questa volta il suo personaggio sia stato limitato nel tempo, è riuscita ad interpretare con grande precisione sia il lato ilare e gioioso della ragazza che i sentimenti di sconforto seguiti ad un ingiusto torto subito.
A stimolare le varie reazioni caratteriali di Candida, un vicino anziano, Francesco Passafaro; un imbianchino vagabondo, Roberto Malta, delle scintille tra i due il pubblico se n’è giovato con grandi risate; e suo fratello, Stefano Perricelli, dai cui pregiudizi sono nati gli equivoci che hanno dato vita alla storia.
Da segnalare l’ottimo esordio del giovanissimo allievo del Teatro Lab, Gregorio Condito.
Hanno collaborato Rossella Rotella, Marzia Passafaro e Carmen Critelli.
Il lungo e sentito applauso finale e i grandi sorrisi sui volti degli spettatori sono stati una grande iniezione di fiducia per questi ragazzi che hanno rischiato di veder vanificati tutti i progressi e i successi ottenuti con grandi sacrifici dopo la riapertura del 2017. La città deve molto a loro, sono un patrimonio da sostenere. Bisogna rompere gli indugi, il teatro è uno dei luoghi più sicuri in assoluto. Una bella sorpresa lascia ben sperare: le presenze in sala sono state in maggioranza giovani e famiglie. Il futuro è del teatro, la cultura ci salverà. Non soltanto con il Teatro Incanto, ma con l'opera dei numerosi operatori culturali che, in quest'ultimo e difficile anno e mezzo, non hanno mai spento il lume della speranza imparando a resistere creando nuove vie per donare il bello alla nostra comunità.
Il nastro dorato che impedisce di occupare tanti posti per creare la giusta sicurezza agli spettatori certo è una ferita al cuore. L’emozione di rivivere il teatro, però, non ha prezzo.
Questa sera si replica, venite e portate con voi amici e parenti. Tornerete a vivere grandi emozioni che avete dimenticato.
Saverio Fontana