Cancro al polmone: il 20% dei pazienti è vivo a 3 anni dalla prognosi
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NAPOLI, 03 LUGLIO 2015 – Il capoluogo partenopeo è pronto ad accogliere la conferenza internazionale “Immunotherapy and cancer: reality & hopes” (Immunoterapia e il Cancro. Realtà e speranze), in programma per domani (a partire dalle ore 9) presso l’Hotel Royal Continental e promossa dall'AIOT, l’Associazione Italiana Oncologia Toracica.[MORE]
Da recenti studi, che saranno illustrati da opinion leader internazionali, emerge un dato significativo sul fronte della lotta al cancro al polmone: a tre anni dalla diagnosi - nella fase avanzata, di quel che è considerato a ragione un «big killer» - un paziente su cinque è vivo (il 20%). I progressi più rilevanti concernono le nuove frontiere dell'immunoterapia, e interessano particolarmente i tabagisti, nell’85% dei casi i più colpiti da questa terribile malattia.
«Solo il 15% dei casi di tumore del polmone - ha spiegato Cesare Gridelli, presidente dell’AIOT - riguarda infatti i non fumatori, che di solito presentano mutazioni genetiche e possono essere trattati con farmaci a bersaglio molecolare. L’unica arma utilizzabile per i tabagisti era fino a poco fa rappresentata dalla chemioterapia, poco attiva e molto tossica».
I progressi raggiunti negli ultimi anni, secondo studi già presentati dal recente congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), offrono un ventaglio più ampio di sperimentazioni e opzioni sul piano terapeutico, da cui discendono maggiori possibilità di successo in termini di sopravvivenza.
Domenico Carelli
(Foto: oncologiatoracica.it)