Canada: caccia all'uomo vestito ed armato come Rambo, ha ucciso 3 poliziotti
Estero Molise

Canada: caccia all'uomo vestito ed armato come Rambo, ha ucciso 3 poliziotti

giovedì 5 giugno, 2014

ISERNIA, 05 GIUGNO 2014 - Sono davvero attimi di paura quelli che gli abitanti della più grande città della provincia di New Brunswick , in Quebec, stanno vivendo. Tre poliziotti sono stati uccisi e due sono rimasti feriti in una sparatoria avvenuta intorno alle 19.30 di ieri (l’1.30 in Italia), a Moncton. Damien Theriault, della polizia, ha informato che il tutto è avvenuto in seguito ad una segnalazione pervenuti agli agenti in merito all' avvistameno di un uomo armato vestito con una tuta mimetica. Subito è stato lanciato l’allarme della polizia che ha considerato l'uomo, armato con due fucili, molto pericoloso. [MORE]

È, dunque, caccia all’uomo che ha aperto il fuoco contro gli agenti della polizia uccidendone tre e ferendone altri due. L’uomo vestito come Rambo è attualmente in fuga e pare esser stato identificato dalla polizia nel 24enne Justine BourqueIn. In una foto che è stata diffusa, il killer, appare vestito con una tuta mimetica, i capelli lunghi raccolti in una fascia, con almeno due fucili d’assalto. Scoperta l'identità del killer, gli inquirenti hanno immediatamente individuato il profilo su Facebook. Nell'ultimo post rilasciato dall' uomo si legge: «Credo che il mio regno arriverà». Il ragazzo viene, perciò, considerato talmente pericoloso che la polizia ha invitato la popolazione chiudersi nelle abitazioni ed a non uscire fino a contrordine.

Durante la strage avvenuta sembra che l'uomo avrebbe colpito e ferito due persone, oltre ai cinque poliziotti delle Giubbe Rosse della Royal Canadian Mounted Police. Questi cercavano, infatti, di fermarlo. Nell'intera area interessata, quella di Moncton, vi sono in azione diversi mezzi ed elicotteri delle forze dell’ordine, che tengono sotto controllo tutte le arterie stradali. Secondo quanto riportato dalle Giubbe Rosse canadesi, questa si potrebbe considerare una delle tragedie più gravi della loro storia. 

(Fonte e Foto da La Stampa)

Elisa Signoretti


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