Economia

Camusso: "Lo sciopero generale non basta, servono nuove forme di protesta"

BOLOGNA, 10 DICEMBRE 2013 - Il segretario generale della Cigl, Susanna Camusso, intervenendo ad un convegno a Bologna ha parlato dello sciopero generale come di una forma di protesta divenuta ormai obsoleta: «In una situazione di crisi come questa si tratta di uno strumento non più sufficiente a esprimere la protesta dei lavoratori», ha affermato la Camusso.

Secondo la leader del sindacato «non è più sufficiente evocare lo sciopero generale come unica modalità in cui si determina il conflitto sul tema del lavoro». «L’idea di una forma di protesta che riguarda solo una parte del mondo del lavoro non è più sufficiente – ha sottolineato la Camusso –. Oggi bisogna fare i conti con la difficoltà economica dei lavoratori, con le tante differenze tra chi ha lavoro, chi è in cassa integrazione e chi è disoccupato».

«Di scioperi generali ne abbiamo fatti molti – ha proseguito Camusso – ora bisogna verificare la possibilità di sperimentare forme altrettanto efficaci ma non esclusive, che abbiano la capacità di unificare il mondo del lavoro».[MORE]

La Camusso ha poi criticato alcune dichiarazioni del Movimento dei Forconi dalla quali emerge «un'invocazione dell'autorità che decide e semplifica che è preoccupante». «Nella semplificazione sono molto facili le torsioni autoritarie –ha aggiunto il segretaro della Cigl-, non dico golpiste ma c'è il rischio di una progressiva riduzione degli spazi democratici, non solo della rappresentanza politica ma anche di discussione sulle risposte collettive».

Infine la Camusso ha parlato del nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi: «Credo che giustamente, come lui si occupa di organizzare la politica, noi ci occupiamo della democrazia nel sindacato. Ci auguriamo che la segreteria affronti i temi del lavoro e della crisi, poi saranno gli elettori a giudicare».

Paolo Massari