Cronaca

Camorra: spari contro carabinieri, arrestati giovane e nonno

NAPOLI, 23 NOVEMBRE - Un diciannovenne evaso dai domiciliari a Napoli ha sparato contro i carabinieri che l'avevano intercettato ed e' stato poi arrestato assieme al nonno di 60 anni che l'aveva aiutato a nascondere la pistola. Accade a Casandrino, dove i carabinieri di Grumo Nevano hanno notato durante un pattugliamento uno scooter senza targa sul quale sfrecciavano due persone con il volto coperto da scaldacollo. Ne e' nato un inseguimento durante il quale il passeggero dello scooter ha sparato un colpo di pistola contro l'auto della pattuglia, colpendo il cofano della vettura.

La Sezione rlievi del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna sul posto ha rinvenuto un bossolo di semiautomatica calibro 9x21. Il giorno dopo i carabinieri di Giugliano e Grumo Nevano hanno identificato il responsabile e dopo averlo inutilmente cercato a casa sua e nei posti che solitamente frequenta hanno fatto irruzione a casa di suo nonno a Parete.

L'uomo, Francesco Di Matteo, 60enne, detto "Bombolone", gia' noto per rapine e associazione a delinquere e ritenuto affiliato al clan Verde di Sant'Antimo, quando i militari hanno bussato alla porta non ha aperto ma quasi subito da una finestra sul retro della sua villetta e' volata una pistola finita in un terreno. L'arma, una semiautomatica calibro 9 rubata, e' stata recuperata dai militari che avevano circondato la casa. Il sessantenne, accusato di detenzione illegale dell'arma, dopo l'udienza col giudice e' stato sottoposto all'obbligo di dimora e di firma. Qualche ora dopo, a Giugliano, i militari hanno arrestato il responsabile dello sparo, il nipote di Di Matteo, anch'egli ritenuto contiguo al clan e gia' sottoposto ai domiciliari per una rapina commessa da minorenne. Il ragazzo si e' consegnato in caserma ed e' stato sottoposto a fermo per tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma da sparo e munizioni e ricettazione. Il giudice ha disposto la custodia in carcere.