Camorra: ricostruita rete favoreggiatori ex latitanti, 6 arresti

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MAPOLI 22 NOVEMBRE - I Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito a Marano di Napoli, Voghera, Tolmezzo e L'Aquila, un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e favoreggiamento personale, aggravati dalle finalita' mafiose, oltre che, per uno di loro, inosservanza delle prescrizione imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Tra i destinatari della misura detentiva figura Antonio Orlando, detto "Mazzolino" il capo dell'omonimo clan operante su Marano di Napoli (NA) e comuni limitrofi, attualmente detenuto e ritenuto responsabile di falsa attestazione o dichiarazione a un P.U. sulla identita' o su qualita' personali proprie o di altri e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione.
L'indagine ha consentito di individuare la rete delle persone che hanno favorito la latitanza di Antonio Orlando e disvelare, al contempo, l'assetto organizzativo del clan "Orlando".

Si e' documentato come uno degli indagati avesse consegnato ad Antonio Orlando i propri documenti (tra i quali carta di identita' e patente di guida) sui quali era stata apposta la fotografia del latitante affinche' questi potesse girare liberamente e condurre veicoli. Inoltre, altri indagati hanno stipulato per conto di Orlando contratti per la fornitura del gas, dell'energia elettrica e addirittura per la sottoscrizione di un contratto Sky.
Tra gli arrestati figurano anche l'apicale Luigi Esposito, alias "Gigino e Celeste" che, appena scarcerato nell'estate 2017 dopo anni di detenzione, si e' rimesso al vertice del clan e Sabatino Russo, gia' vicino ai clan giuglianesi, entrambi gia' arrestati circa due mesi fa perche' ritenuti responsabili di estorsione aggravata dai metodi e dalle finalita' mafiose.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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