Cronaca

Camorra, maxisequestro di beni al Vomero ai danni di un pregiudicato

 NAPOLI, 30 GIUGNO 2011 - Raffaele Petrone, 67 anni, fu condannato il 22 aprile 2010 a nove anni di reclusione: il Tribunale di Napoli lo ritenne colpevole di associazione a delinquere di stampo mafioso, accreditato di essere la mente segreta dei clan Alfano e Caiazzo, molto presenti nei quartieri del Vomero e dell’Arenella.

Attualmente il pluripregiudicato sta scontando la sua pena, agli arresti domiciliari a Viterbo. Ma nel frattempo la macchina giudiziaria ha continuato a monitorare le sue attività.[MORE]

A conclusione di ulteriori indagini si è giunti al sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di circa 50 milioni di euro.

Nel mirino della Guardia di Finanza sono finiti appartamenti, auto di lusso, ditte operanti nel settore del noleggio di giochi, ristoranti, un noto bar di Piazza Medaglie d’Oro (molto frequentato), ed altre società attive in diversi territori di vendita.

L’impero affaristico messo in piedi illegalmente da Raffaele Petrone si era sviluppato non solo nell’interland napoletano, ma aveva infiltrato i suoi tentacoli fin dentro la capitale.

 

Maurizio Grimaldi