Cronaca

Camorra, colpito clan "Fabbrocino". 12 arresti nel napoletano

NAPOLI 31 MARZO 2015 – Nella mattinata sono stati eseguiti dalla Dia di Napoli , polizia e carabinieri 12 arresti nel napoletano. A essere colpiti sono stati gli esponenti del clan camorrista “Fabbrocino” che opera nei comuni intorno a Nola e San Giuseppe Vesuviano. I reati ipotizzati sono associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di beni, estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, con l'aggravante del metodo mafioso. Sono in corso anche sequestri dei beni di tre imprese, operanti nella produzione del calcestruzzo e nel settore florovivaistico, per un valore pari a cinque milioni di euro.

Tre le dodici persone in custodia cautelare ci sono anche l’assessore all’Urbanistica del Comune di Nola, Gianpaolo De Angelis, e Giovanni Fabbrocino, figlio del boss Mario. I due, in particolare, sono accusati di associazione camorristica, estorsione e illecita concorrenza nel settore del calcestruzzo. Le indagini hanno fatto emergere che il clan Fabbrocino, attivo nel Nolano e nel Vesuviano, imponeva l’acquisto del proprio calcestruzzo, grazie alle intimidazioni che rivolgeva ai clienti. De Angelis, socio occulto della Gifra ( impresa attiva nel settore del calcestruzzo, e di cui era titolare Fabbrocino), avrebbe svolto il ruolo di mediatore tra clan e imprenditori vittime delle estorsioni. Tra gli arrestati figura anche Giovanni Prevete, cognato di Giovanni Fabbrocino.[MORE]

Le ordinanze di arresto sono state emesse dal gip di Napoli su richiesta della Dia del capoluogo campano. A eseguirle gli uomini del Centro operativo della Dia, della Squadra Mobile e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (Napoli). L'operazione "Breccia" è scattata al termine di un'inchiesta sulle attività del clan "Fabbrocino", che opera nei comuni di Nola, San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Somma Vesuviana, Palma Campania, Camposano e nelle aree limitrofe. Tale inchiesta riguardava anche gli interessi economici degli affiliati, con particolare riferimento alla gestione di attività commerciali e imprenditoriali riconducibili al vertice dell'organizzazione criminale e gestiti da persone insospettabili.

(foto dal sito www.primocanale.it)

Michela Franzone