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NAPOLI, 18 APRILE - Maxi blitz dei carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, che all’alba di questa mattina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea a carico di trenta persone ritenute elementi di spicco del clan Orlando. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e di estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione di armi da guerra. [MORE]
Le indagini hanno consentito ai militari dell'Arma di ricostruire la struttura del clan, capeggiato dal latitante Antonio Orlando, alias Mazzolino, e di dimostrare la provenienza dei profitti del sodalizio: estorsioni a imprenditori e controllo diretto di attività commerciali ma, soprattutto, importazione dalla Spagna di ingenti quantità di hashish che venivano ridistribuite sulle piazze di spaccio di Marano, Calvizzano e Quarto, con i gestori che pagavano il pizzo al clan.
Il clan Orlando, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe inoltre condizionato le scelte amministrative del Comune di Marano, che qualche mese fa era già stato sciolto per infiltrazioni camorristiche.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine infooggi.it)
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