Camorra, 11 arresti per fiancheggiamento: c'è anche una soldatessa
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CASERTA, 16 GIUGNO 2011 - Durante la mattinata di martedì, la Dda di Napoli ha emesso undici ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone, accusate di favoreggiamento nei confronti del boss Giuseppe Setola e del clan dei Casalesi.
Gli arrestati garantivano protezione e anonimato ai latitanti del gruppo criminale, mettendosi a disposizione degli affiliati sia per il servizio logistico che per quello, molto più “umile”, di “casalinghi/e” (lavare e stirare biancheria, ad esempio).[MORE]
Fra le persone finite in carcere in seguito a quest’operazione, spicca il nome di una soldatessa, tale Laura Titta. 25 anni, la giovane prestava servizio nella caserma di Ascoli Piceno, fatalmente la stessa di Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, la donna divenuta protagonista, suo malgrado, di uno dei più scottanti casi di cronaca nera dell’estate 2011 (tutti da dimostrare, semmai ci fossero, eventuali legami fra le due vicende).
Tornando alla soldatessa, il suo nome compare in più di una testimonianza rilasciata da diversi collaboratori di giustizia. Nella maggior parte dei casi, si fa riferimento ai suoi atteggiamenti estremamente possessivi e violenti nei confronti dei suoi vari fidanzati (talvolta membri stessi della camorra): spedizioni punitive contro la famiglia di un ex, aggressioni e minacce ad un altro ragazzo che l’aveva tradita.
In poche parole, una vera donna di camorra dietro la divisa e un sorriso angelico.
Titta, inoltre, ricopriva un ruolo di fondamentale supporto esterno all’interno dell’organizzazione, spendendosi in prima persona per il trasporto di latitanti, consegnandogli saltuariamente anche i pasti.
La ragazza sarà interrogata oggi dal gip di Santa Maria Capua Vetere.
Proseguano intanto le perquisizioni a tappeto nel Casertano per scovare il super latitante Michele Zagaria.
Maurizio Grimaldi