Cultura e Spettacolo

"Camera in camera" a Catanzaro Lido con il corto "L'umanità scalza" di Americo Melchionda

CATANZARO, 10 MAGGIO 2013 - Il cinema può affermarsi come un importante strumento di valorizzazione del territorio e dei professionisti calabresi. E’ questo l’appello che l’attore e regista Americo Melchionda ha rivolto al folto pubblico che giovedì pomeriggio ha preso parte, presso l’Hotel Palace di Catanzaro Lido, alla quinta tappa di “Camera in camera. Incontri con gli autori del nuovo Cinema italiano”, la rassegna cinematografica itinerante, promossa da AIG e realizzata dal portale Cinemaitaliano.info, che porta il giovane cinema italiano all'interno degli Ostelli della Gioventù e nelle strutture affiliate all’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù.

L’evento pensato per Catanzaro è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione culturale “Otto e mezzo”, presieduta dal giornalista Antonio Capellupo, e ha visto la proiezione di un cortometraggio che ha conquistato i festival di tutto il mondo, “L'umanità scalza” di Americo Melchionda, ambientato in alcune suggestive location naturali calabresi. Cresciuto come attore e regista di cinema e teatro e diplomatosi presso l’Accademia D’Arte Drammatica della Calabria, Melchionda è stato aiuto regista del maestro Vittorio De Seta e ha diretto diversi cortometraggi, per ultimo quello proiettato a Catanzaro che è stato in selezione ufficiale in oltre venti festival cinematografici mondiali, assicurandosi la menzione speciale ai “Los Angeles Movie Awards” e allo “Sqhip Film Festival” in Kosovo e vincendo il Premio per la miglior regia al “New York Filmakers Festival”.

“L'umanità scalza” racconta la storia di Rosa che, dopo quindici anni di assenza ritorna in Calabria, nel paese dove è cresciuta, accolta da Pepè, un ragazzo down suo migliore amico d’infanzia che ha atteso il suo ritorno per anni. L'inevitabile incontro con Mico fa riemergere in Rosa un doloroso episodio della sua adolescenza, un viaggio mai intrapreso e un bambino mai nato. A starle accanto rimane solo Pepè che vorrebbe trattenerla e non lasciarla più andare via.

Il regista, anche produttore e direttore artistico del Pentedattilo Film Festival, nel commentare il suo lavoro dopo la proiezione al pubblico, ha evidenziato il successo conquistato davanti alla grande platea internazionale che ha apprezzato lo stile, sospeso tra teatro e cinema, scelto nel raccontare una storia delicata in un contesto naturalistico suggestivo: “Non ci saremmo mai aspettati così tante soddisfazioni – ha detto – davanti ad un esperimento che oggi posso considerare riuscito. E’ necessario valorizzare di più le bellezze della Calabria puntando sulla qualità dei professionisti locali, solo così si può pensare di creare le basi per un indotto positivo dal punto di vista economico e turistico”.

Al fianco del regista particolarmente applauditi anche i due interpreti, Maria Milasi e Michele Lombardo, che hanno rivelato alcuni aneddoti sulla loro esperienza sul set di un piccolo grande lavoro che con leggerezza racconta una storia universale e profondamente legata alle radici culturali della Calabria. [MORE]