Estero

Cambogia: inizia il "processo di Norimberga" ai Khmer rossi

PHNOM-PEHN, 27 GIUGNO- A 30 anni dalla rivoluzione cambogiana, che ha rappresentato una delle pagine più nere del XX secolo, parte lo storico processo ai quattro dirigenti sopravvissuti dei Khmer rossi, organizzato con la collaborazione delle Nazioni unite.[MORE]


Gli anziani imputati facevano parte del famigerato circolo ristretto di collaboratori di Pol Pot, il leader della rivoluzione ultra-maoista tristemente famosa per i "Campi della morte".
Circa 1,7 milioni di cambogiani (un quarto della popolazione) sono stati uccisi tramite torture, esecuzioni sommarie, fame e sfinimento tra il 1975 e il 1979.


I quattro imputati, "il fratello n.2" Nuon Chea (ideologo del regime), l'ex presidente Khieu Samphan, l'ex ministro degli Esteri len Saru e len Thirith, ex ministro degli Affari sociali, sono accusati, tra i vari reati, di crimini di guerra e crimini contro l'umanità.


Tutti e quattro, salvo nuovi clamorosi risvolti, dovrebbero dichiararsi "non colpevoli". Il "Fratello n.1", l’indiscusso leader comunista rivoluzionario della Cambogia, Pol Pot, è morto nel 1998.Tranne Khieu Samphan, nessuno degli imputati risulta propenso a collaborare con i giudici; considerato tale atteggiamento cresce il timore che dal processo non emergeranno dettagli e “confessioni” sulle motivazioni che hanno, barbaramente, spinto a omicidi di massa uno dei regimi dittatoriali più oscuri e sanguinari al mondo.
 

Davide Scaglione