Cronaca

Cambio di rotta nel caso Eco Call: revocato l'obbligo di dimora per i Guarascio

Cambio di rotta nel caso Eco Call: revocato l'obbligo di dimora per i Guarascio

Il Tribunale del riesame di Catanzaro alleggerisce le restrizioni su imprenditori lametini, mantenendo l'inibizione da cariche direttive

l Tribunale del riesame di Catanzaro ha ribaltato un precedente provvedimento nei confronti di due noti imprenditori lametini, Eugenio e Ortenzia Guarascio. Originariamente sottoposti all'obbligo di dimora, ora vedono la loro situazione giuridica alleggerita, sebbene rimangano distanti dalla piena libertà operativa.

Eugenio Guarascio, di anni 70, e Ortenzia Guarascio, di anni 58, avevano ricevuto tale restrizione a seguito di un'indagine condotta dalla Procura di Vibo Valentia, che li ha coinvolti in una serie di presunti reati ambientali legati all'impianto di compostaggio Eco Call, situato a Vazzano. Questa decisione è stata ora sostituita dall'inibizione dall'esercizio di uffici direttivi per la durata di sei mesi.

Il nodo centrale di questa vicenda giuridica riguarda il trattamento dei rifiuti da parte della società che, anziché convertire adeguatamente i rifiuti organici in ammendante compostato, come prescritto dalla normativa, avrebbe generato un materiale inquinante, compromettendo così l'integrità dei terreni agricoli con sostanze pericolose come il cromo esavalente.

Il caso, che coinvolge altre 11 persone e tre società, mette in luce la delicata linea tra le pratiche aziendali e la tutela ambientale. I fratelli Guarascio, difesi dagli avvocati Francesco Gambardella, Giovanni Vecchio e Simona La Falce, si trovano ora al centro di un dibattito che intreccia etica imprenditoriale e responsabilità ambientale, con l'aggravante per Eugenio Guarascio di rivestire anche il ruolo di presidente del Cosenza Calcio.

La questione apre un varco nelle dinamiche di potere regionali, coinvolgendo non solo i diretti responsabili, ma anche funzionari pubblici, il che aggiunge un ulteriore strato di complessità e dibattito pubblico sull'argomento. Resta da vedere come questa vicenda influenzerà le future regolamentazioni e pratiche nel settore del recupero dei rifiuti, così come la condotta e l'immagine pubblica degli imprenditori coinvolti.