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MESSINA, 26 GIUGNO 2014 - Nonostante l'avvento di Renato Accorinti, il sindaco rivoluzionario, la città di Messina non riesce a decollare anzi appare ben incanalata sulla via del baratro. Il bilancio in attivo sbandierato da Accorinti rappresenta solo una faccia della medaglia: strade devastate, ospedali fatiscenti e malfunzionanti, cantieri navali verso lo smantellamento, edilizia bloccata, accantonamento autolesionista del Ponte sullo Stretto, piazze e aree per bambini lasciate in balìa dei vandali di turno, prossimo fallimento per diversi commercianti del centro storico a causa dell'isola pedonale e meritocrazia opinabile nei pubblici uffici rappresentano l'altra faccia della stessa medaglia. Senza fini politici, ecco dieci punti di partenza per cambiare Messina, a disposizione degli attuali o futuri amministratori che vorranno metterli in pratica.[MORE]
1 - Ristrutturazione del disastrato manto stradale cittadino: i negozi di pneumatici esultano, gli automobilisti messinesi un po' meno.
2 - Riapertura dell'isola pedonale al traffico, in quanto lede economicamente i negozi della zona Piazza Cairoli - Viale San Martino, in favore dei grandi centri commerciali di Tremestieri.
3 - Revisione per tutti i dipendenti comunali attraverso severi test d'idoneità: ricollocazione del personale ed eventuali licenziamenti.
4 - Bonifica profonda e radicale dei sistema fognario e dei laghi di Ganzirri, con allargamento dei canali di collegamento al mare per questi ultimi: in un paio d'anni dovranno essere resi balneabili, con trasferimento di sabbia marina sulle sponde e allestimento servizi turistici: pedalò, chioschi e strutture di balneazione.
5 - Formazione di un comitato (senza portafoglio) per rilanciare il progetto del ponte sullo Stretto. Un laboratorio di idee a confronto, nell'attesa che il Governo nazionale rispolveri l'iniziativa.
6 - Piazze e aree verdi attrezzate della città dovranno essere sorvegliate attraverso un sistema di telecamere: vandalismo e ambulantato abusivo dovranno essere banditi dalla nostra città senza mezze misure.
7 - Sottopassaggi pedonali da collocare lungo il viale della Libertà per tutelare i croceristi e messinesi che durante l'estate affollano la zona Fiera e la "passeggiata al mare".
8 - Rivalutazione delle politiche eccessivamente buoniste in riferimento all'immigrazione. Giusta l'accoglienza senza spropositi utopistici che rischiano di far esplodere emergenze sociali e sanitarie.
9 - Ateneo e strutture ospedaliere commissariate, con particolare attenzione alle nuove nomine e assunzioni varie. Discorso simile per assessori e altri dirigenti pubblici: dovranno essere nominati su criteri strettamente meritocratici e prelevati (se necessario per evitare connivenze) da altre città italiane, sotto forma di amministratori-manager.
10 - Un piano di rilancio per cantieri edili e navali, nell'assoluta trasparenza e legalità. Messina negli ultimi decenni ha basato la sua economia su questo settore: annichilirlo a causa dello spauracchio d'infiltrazioni mafiose, potrebbe avviare un effetto domino con conseguenze non preventivabili sull'economia cittadina.
Fabrizio Vinci [email protected]