Cronaca

Calcioscommesse: giocatore al padre dg, "telefona in Lega"

CATANZARO, 19 MAGGIO 2015 - "Fai una chiamata in Lega. E vedi se riesci a farmi dare una giornata". A scrivere questi sms e' il giocatore Andrea Ulizio che, a seguito della squalifica rimediata dopo la combine Cremonese-Pro Patria, si rivolge al padre Mauro (direttore generale di fatto della Pro Patria) perche' gli facesse avere la punizione meno severa possibile. E proprio dallo scambio di messaggi e conversazioni riferite a questa specifica vicenda emerge il riferimento ad un presunto membro della Lega che sarebbe immischiato negli accodi fraudolenti. Un "pezzo grosso", secondo come viene descritto dagli interlocutori nelle intercettazioni. [MORE]

"Nei giorni della combine - scrive il magistrato titolare delle indagini - Ulizio (Mauro, padre del giocatore Andrea, ndc) riusciva a trarre massima soddisfazione impiegando tutta la rete di conoscenza di cui poteva disporre, sfruttando anche le sue amicizie negli uffici della Lega per alleggerire la squalifica che il figlio Andrea si era procurato con dolo e per denaro per procurare la sconfitta della sua squadra. Era Andrea Ulizio a sollecitare il padre, il giorno seguente la combine, perche' intervenisse su chi doveva per ottenere che la squalifica inflittagli sul campo della Cremonese non fosse superiore ad una giornata di campionato". Il 16 dicembre 2014 Andrea Ulizio invia infatti una serie di sms al padre Mauro chiedendogli di "fare una telefonata in Lega" per fargli comminare non piu' di una giornata di squalifica.

"Tre ore dopo avere ricevuto la richiesta di aiuto del figlio - si legge ancora nel provvedimento di fermo - Mauro Ulizio aveva gia' smosso le sue amicizie ottenendo quello che voleva e se ne faceva vanto al telefono con Fabio Tricarico, direttore sportivo del Pro Patria. Il d.s. esprimeva tutto il suo stupore ad Ulizio riferendogli che il figlio Andrea se l'era cavata con una giornata di squalifica '...se l'e' cavata cazzo Andrea, una giornata gli hanno dato!..', al che Ulizio replicava '...ho fatto una telefonata!...', non nascondendo il sotterfugio impiegato per portare a termine un'altra frode, connessa e conseguente alla combine sportiva, facendo leva su un'amicizia influente che vantava nell'amministrazione della Lega per alleggerire la sanzione inflitta al figlio Andrea e fare in modo che il suo gioco violento non fosse punito con piu' di una giornata di squalifica. Il risultato ottenuto da Ulizio era talmente eclatante che meravigliava l'interlocutore, che si aspettava ben altra sanzione. Mauro Ulizio esordisce al telefono: "... gli ho chiamato, gli ho detto: "oh"... siccome ho un amico nella commissione li', eh...". Fabio Tricarico risponde: "Si? si?". E Ulizio: "Non lo uso mai! pero' questa volta...". e Tricarico: "Eh va be, minchia!... no, perche' infatti ci sono rimasto!... mi sono detto, una giornata?... figa alla grande (bestemmia) oh, non pensavo!... Mauro, ti ripeto? anche perche', ti ripeto, lui era recidivo perche' aveva fatto la stessa cosa cosi', hai capito?? pero' oh!... va bene cosi', dai!... gliel'hai gia' detto allora?"

Segue un'altra conversazione fra Tricarico e Mauro Ulizio. Dopo i saluti il primo dice: "Ciao? se l'e' cavata cazzo Andrea, una giornata gli hanno dato!". E l'altro: "Chi?". E Tricarico: "Andrea, tuo figlio?una giornata! io non ci credevo! (bestemmia) ma che...". E Ulizio: "Ho fatto una telefonata!... Mi ha mandato un messaggio prima, mi ha detto: 'papa' ti posso chiedere una cortesia? fallo per me!'... ho detto: 'che cosa?'... 'fai una telefonata, chiedi se mi danno una sola giornata!'...". E Tricarico: "M". Ulizio prosegu: "? gli ho chiamato, gli ho detto: 'oh"... siccome ho un amico nella commissione li', eh...' Non lo uso mai! pero' questa volta...". Successivamente Mauro Ulizio manda un sms al figlio con il quale baldanzoso gli fa presente che e' riuscito a fargli dare solo una giornata di squalifica. "Fatto ....una giornata", gli scrive.

E il figlio risponde: "Sei il numero 1". I due successivamente si parlano al telefono ed il padre esalta la sua conoscenza con quest'altro "venduto" che farebbe parte della Federazione italiana gioco calcio. "Ohu hai capito poi, di una giornata ti hanno dato si?", dice il padre, e il figlio risponde: "Si ,si.. minchia meno male!". Grande!". "Non lo uso mai questo qua' che sta' nell'ufficio... - spiega il padre -. Sai chi, sai chi me l'aveva presentato questo qua? ti ricordi quell'attaccante di colore che era a Porto Corallo, come si chiama?". "Ah si, Aziz!" suggerisce il figlio. "Aziz eh! - riprende il padre -me l'ha presentato lui! questo fa parte della commissione della Figc che lavora anche a livello di Champion's League e serie A!". (Agi)