Cronaca

Calcioscommesse: decisioni dei gip. Indagati chiedono interrogatori

CATANZARO, 30 MAGGIO 2015 - Trentatre' fermi non convalidati, dieci convalidati, e uno ancora da decidere, e poi quattordici indagati rimessi in liberta', dodici che restano in carcere, quindici che sono andati agli arresti domiciliari, due sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, e l'ultimo ancora da decidere. E' questo il quadro delle decisioni di tutti i giudici per le indagini preliminari d'Italia in merito alle posizioni dei destinatari del provvedimento di fermo emesso dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro ed eseguiti con l'operazione "Dirty soccer", mirata a svelare un presunto vorticoso giro di partite combinate nell'ambito del campionato di Lega Pro e Serie D.  [MORE]

Il quadro, cioe', delle 44 decisioni dei gip chiamati a pronunciarsi per competenza territoriale a seconda del luogo in cui e' stato eseguito ogni fermo - gli ultimi 6 dei 50 totali devono ancora essere eseguiti perche' i destinatari sono irreperibili -, e che adesso hanno tutti rimesso gli atti al collega dell'Ufficio distrettuale del capoluogo calabrese che e' competente a trattare unitariamente il procedimento, da cui mancano ancora le decisioni relative alle posizioni dei sei indagati stranieri che sono ancora attivamente ricercati e per i quali quindi non si e' potuta tenere l'udienza di convalida, ma sufficiente per il pubblico ministero di Catanzaro titolare delle indagini, Elio Romano, per avanzare la propria richiesta di misure cautelari. E il pm, infatti, ha proceduto a richiedere al gip catanzarese l'emissione di un'ordinanza che disponga, se il gip lo riterra', provvedimenti cautelari che andranno a confermare o sostituire quelli cui sono attualmente sottoposti, per tutti, dunque, tranne che per gli indagati che sono stati rimessi completamente in liberta'.

Queste, in dettaglio, le 44 decisioni gia' emesse fin qui dai gip d'Italia - in parentesi i ruoli assegnati agli indagati dagli investigatori: per Antonio Ciccarone, (Direttore Sportivo del Neapolis), gip di Salerno, non convalida e nessuna misura; per Mario Moxedano, (Presidente del Neapolis), gip di Napoli, convalida e custodia in carcere ma esclusa l'aggravante della mafiosita'; per Francesco Molino (Direttore Sportivo del Comprensorio Montalto Uffugo), gip di Cosenza, non convalida e carcere; per Antonio Palermo (Dirigente del Comprensorio Montalto Uffugo), gip di Cosenza, non convalida e carcere.

Per Raffaele Moxedano (figlio di Mario e calciatore del Neapolis), gip di Napoli, non convalida e nessuna misura; per Pasquale Izzo (Calciatore della Puteolana), gip di Napoli, convalida e domiciliari; per Emanuele Marzocchi (Calciatore della Puteolana), gip di Napoli, non convalida e nessuna misura; per Salvatore Astarita (ex calciatore dell'Akragas), gip di Napoli, non convalida e nessuna misura; per Savino Daleno, (ex calciatore e consulente di mercato del Brindisi), gip di Trani, non convalida e nessuna misura; per Antonio Flora (Presidente del Brindisi), gip di Bari, convalida e domiciliari; per Giorgio Flora (Vice Presidente del Brindisi), gip di Bari, convalida e domiciliari; per Vito Morisco, (Direttore Generale del Brindisi), gip di Bari, convalida e domiciliari; per Ercole Di Nicola (Direttore Sportivo de L'Aquila), gip di Venezia, convalida e domiciliari; per Vincenzo Nucifora (ex Direttore Sportivo della Torres), gip di Ascoli Piceno, convalida e domiciliari; per Fabio Di Lauro (ex calciatore e imprenditore), gip di Rimini, non convalida e domiciliari; per Daniele Ciardi (magazziniere del Santarcangelo calcio), gip Venezia, non convalida e domiciliari; per Enrico Malvisi (Imprenditore, scommettitore), gip di Forli', non convalida e carcere; per Marco Guidone (calciatore Santarcangelo), gip di Monza, convalida e carcere; per Francis Obeng (calciatore Santarcangelo), gip Genova, non convalida e nessuna misura; per Mohamed Lamine Traore' (calciatore Santarcangelo), gip di Genova, non convalida e nessuna misura; per Giacomo Ridolfi (calciatore Santarcangelo), gip di Pesaro, non convalida e domiciliari; Mauro Ulizio (ex Direttore Generale del Monza calcio ed ex socio, occulto, e Direttore Generale "di fatto" del Pro Patria), gip di Rimini, non convalida e domiciliari; per Massimiliano Carluccio (socio occulto e dirigente "di fatto" del Pro Patria), gip di Forli', non convalida e carcere; per Marcello Solazzo (uomo di fiducia di Massimiliano Carluccio), gip di Forli', non convalida e carcere; per Andrea Ulizio (figlio di Mauro, calciatore del San Marino ed ex del Pro Patria), gip di Reggio Emilia, non convalida e nessuna misura; per Ala Timosenco (legata a Fabio Di Lauro e intermediaria/traduttrice con i serbi), gip di Rimini, non convalida e obbligo presentazione pg; per Erikson Aruci (collaboratore di Fabio di Lauro e legato ad Andrea Ulizio), gip di Rimini, non convalida e obbligo di presentazione alla pg.

Per Adolfo Gerolino (ex calciatore del Pro Patria), gip di Avellino, non convalida e domiciliari; per Vincenzo Melillo (calciatore del Pro Patria), gip di Busto Arsizio, non convalida carcere; per Marco Tosi (ex allenatore del Pro Patria), gip di Cagliari, non convalida e nessuna misura; per Stefano Benini (uomo di fiducia di Carluccio), gip di Forli', non convalida e carcere; per Alberto Scarna' (Sovrintendente della Polizia di Stato e uomo di fiducia di Fabio Di Lauro), gip di Asti, non convalida e domiciliari; per Raffaele Pietanza (uomo di fiducia di Carluccio Solazzo), gip di Brindisi, convalida e carcere; per Diego De Palma (imprenditore, co-finanziatore dicombines e uomo di fiducia di Fabio Di Lauro), gip di Forli', non convalida e domiciliari; per Raffaele Poggi (co-finanziatore dicombines; uomo di fiducia di Enrico Malvisi), gip di Ravenna, non convalida e carcere; per Edmond Nerjaku (imprenditore, finanziatore di combines e scommettitore), gip di Savona, convalida e carcere; per Gianni Califano (Direttore Sportivo del Monza), gip di Milano; non convalida e nessuna misura; per Bruno Califano (padre di Gianni), gip di Nocera Inferiore, non convalida e nessuna misura; per Massimo Cenni, gip di Rimini, non convalida e domiciliari; per Ninni Corda (Allenatore del Barletta calcio), gip di Savona, non convalida e nessuna misura; per Fabrizio Maglia (Direttore Sportivo della Vigor Lamezia), gip di Lamezia, non convalida e domiciliari; per Felice Bellini (ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia), gip di Catanzaro, non convalida e nessuna misura; per Sebastiano La Ferla (uomo di fiducia di Bellini), gip di Catanzaro, non convalida e nessuna misura. Gia' fissata per lunedi', poi, l'udienza di convalida del fermo ed eventuale emissione di misura cautelare, per Maurizio Antonio Pagniello, detto "Morris", (ex calciatore, ex Presidente del Trento 1921), che era ricercato ma giovedi' si e' presentato spontaneamente alla Polizia e per il quale il pubblico ministero ha chiesto gli arresti domiciliari. Non si possono ancora tenere le udienze di convalida per gli ultimi sei indagati che sono ancora ricercati, e cioe': Aleksander Brdanin (finanziatore dicombines); Uros Milosavljevic, (finanziatore di combines); Milan Jovicic (finanziatore dicombines); Ioana Delia Dan detta "Bianca" (interprete al servizio di Mauro Ulizio); Robert Farrugia (finanziatore di combines); Adrian Farrugia (finanziatore di combines). 

 indagati chiedono interrogatori
Catanzaro, 30 mag. - Sono a un passo da ulteriori sviluppi gli investigatori catanzaresi impegnati nell'inchiesta denominata "Dirty soccer", su un presunto giro di partite truccate nell'ambito del campionato di Lega Pro e Serie D, che nei giorni scorsi ha portato la Procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese ad emettere un provvedimento di fermo a carico di 50 persone, mentre altre 26 sono state indagate a piede libero. Infatti, dopo i nuovi importanti elementi acquisiti nel corso dell'interrogatorio di alcuni dei fermati che hanno avuto un comportamento ampiamente collaborativo, adesso anche alcune delle 26 persone raggiunte da avviso di garanzia ma non destinatarie del fermo hanno chiesto di essere sentite dal sostituto procuratore Elio Romano, titolare delle indagini condotte dalla Squadra mobile e dallo Sco della Polizia di Stato. Gli indagati non fermati, in particolare, sono: anzitutto il lametino Pietro Iannazzo, presunto dominus dell'associazione criminale delineata dagli investigatori, "operante a livello nazionale, finalizzata alla commissione dei suddetti delitti diretti ad influire ed alterare, nel campionato di calcio di Lega Nazionale Dilettanti (LND)- Serie D, il naturale esito delle partite medesime", che era stato gia' raggiunto dal precedente provvedimento cautelare emesso nell'ambito dell'inchiesta antimafia da cui poi ha preso le mosse l'indagine sul "calcio sporco", e proprio per questo, nonostante la gravita' delle accuse a suo carico, non compare fra i 50 per i quali e' stato emesso il fermo.

E poi ancora Claudio Arpaia, presidente della Vigor Lamezia; Armando Ortoli, direttore sportivo del Catanzaro; Pasquale Lo Giudice, direttore sportivo; Domenico Giampa', calciatore del Catanzaro; Eugenio Ascari, procuratore sportivo e agente FIFA; Gimmi Annis, uomo di fiducia degli arrestati Carluccio e Solazzo; Dennis Patrick Bingham, amministratore unico A.C. Monza Brianza 1912; Domenico Capitani, presidente della Torres; William Carotenuto, calciatore del San Severo; Francesco Massimo Costantino, ex allenatore della Torres e della Vigor; Arturo Di Napoli, allenatore del Vittoriosa Stars (Malta) ex Salernitana; Garaffoni Mirko, calciatore della Maceratese; Luciano Ariel Pignatta, calciatore del Sorrento; Daniele Piraino, procuratore sportivo; Mauro Ruga, procuratore sportivo; Giuseppe Sampino, procuratore sportivo; Massimiliano Solidoro, ex collaboratore tecnico del Savona; Paolo Somma, direttore sportivo del Sorrento calcio; il giocatore Fabio Caserta; e poi Claudio Lippi, Andrea Bagnoli, Abdelaye Balde, Luigi Condo', Giuseppe Perpignano, Salvatore Casapulla. Nei prossimi giorni si terranno gli interrogatori dai quali, ritengono gli inquirenti, dovrebbero giungere nuovi importanti elementi utili alle indagini. Indagini che sono ancora ampiamente in corso e che gia' hanno portato ad una seconda tranche di "Dirty soccer", nella quale sono indagate circa quindici persone e sono finite sotto la lente degli investigatori altre squadre oltre a quelle gia' venute alla ribalta delle cronache con l'esecuzione dei fermi, e altre partite sospette. Il piu' assoluto riserbo vige ancora sugli sviluppi di questo filone dell'inchiesta nell'ambito della quale, infatti, gli indagati non sono ancora stati raggiunti da avviso di garanzia. (Agi )