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Calciopoli: chi è senza peccato scagli la prima pietra!

FIRENZE, 05 LUGLIO- Calciopoli è una ferita del calcio italiano difficile da rimarginare. Questo lo si sapeva. Le conseguenze del putiferio giudiziario e sportivo di 5 anni fa, sono state molte: strapotere interista, Juventus in serie B, livello qualitativo della serie A notevolmente ridotto e immagine e prestigio del calcio italiano nel mondo, inevitabilmente, compromessi. Il 2006 doveva essere l’anno zero: ebbene non lo è stato.[MORE]

Se a distanza di un lustro, siamo ancora a discutere su questa riprovevole vicenda, qualcosa non ha funzionato. La Juventus in serie B e le penalizzazioni a Milan, Lazio, Fiorentina e Reggina hanno rappresentato, per molti, le punizioni, più o meno esemplari, che la giustizia sportiva doveva a tutti gli sportivi. O forse a tutti gli interisti. L’Inter risultò l’anima candida, la squadra immacolata per eccellenza neanche sfiorata dalla vicenda. La vittima di anni di soprusi arbitrali, di trucchi del sistema che ora finalmente poteva vedere i suoi “aguzzini” messi in condizioni di non nuocere.

Negli anni, tra le file dei condannati, si levarano accuse nei confronti della squadra nerazzurra, ma sembrarono delle rovinose e improbabili arrampicate sugli specchi.Tuttavia le intercettazioni che vedono coinvolto l’indimenticato Giacinto Facchetti hanno iniziato a far sorgere dubbi nelle coscienze di tutti. La richiesta bianconera della revoca dello scudetto 2005-2006 in principio apparve decisamente anacronistica e “dispettosa”. Ma le 72 pagine di motivazioni di Palazzi in cui L’Fc Internazionale è accusata di aver violato l’articolo 1 e 6 del Codice Sportivo, e quindi, di aver commesso illecito sportivo, hanno riproposto uno scenario completamente diverso, con annesse ire del presidente Moratti. Il Patron nerazzurro è apparso visibilmente scosso, polemico e irritato. D’altronde sono crollate certezze, più o meno diffuse, che non permettono di mettere una pietra sullo scandalo Calciopoli.

Gli interisti sono offesi nell’orgoglio, la loro onestà, sbandierata forse più del Triplete, sta per essere pesantemente intaccata? Con le differenze dovute, probabilmente, non sarà più un’eresia paragonare gli eventuali illeciti nerazzurri con le provate e punite malefatte di Moggi? Bisogna tornare a quell’estate di 5 anni fa, la più bella e la più brutta nello stesso tempo, per milioni di amanti del calcio. Campioni del mondo a Berlino e sentenze choc di Calciopoli: squadre fortemente compromesse da molti punti di vista, ulteriori veleni inesorabilmente innescati e immagine all’estero, praticamente, distrutta.

Furono prese decisioni cruciali, in poche settimane. Vennero sancite le vittime e i colpevoli. Un clima da Piazzale Loreto: bisognava punire e ripartire. Furono effettuate le giuste analisi, le corrette interpretazioni?Le posizioni delle squadre coinvolte furono ponderate adeguatamente?E ancora: si verificò la situazione di tutte le squadre oppure si tacque volutamente su altre compagini(vedi Inter)? Interrogativi a cui è difficile rispondere ma che gettano ombre su questi ultimi anni. Un’ingiustizia punita con un’altra ingiustizia? Si giudicò in modo sbrigativo e, forse, poco accurato. La prova di ciò sta nel fatto che ancora si discute di intercettazioni, revoche e penalizzazioni. Spetterà alla giustizia sportiva pronunciarsi sull’eventuale revoca dello scudetto 2006, il danno massimo che l’Inter potrà subire poiché, l’eventuale illecito è, ormai, caduto in prescrizione. Molti  in quello scudetto della discordia assegnato ai nerazzurri videro un "contentino" indebito che l'amico interista, Guido Rossi, volle elargire alla sua squadra.

Risulta evidente come era un intero sistema ad essere marcio e quel che fa male è che c’è chi l’ha fatta franca….Tutti abbiamo ancora negli occhi l’immagine di Materazzi che festeggia lo scudetto del 2007 in smoking bianco (per sottolineare, con la consueta strafottenza, l’ indiscussa onestà interista), con il senno di poi il caro Marco sembra aver commesso una gaffe epocale.

Davide Scaglione