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Calcio Serie A: Juventus-Atalanta 3-3, pari rocambolesco spettacolo e gol e commenti nel post-partita dei del tecnico
Calcio Serie A: Juventus-Atalanta 3-3, pari rocambolesco spettacolo e gol e commenti al post-partita
Calcio Serie A: Juventus-Atalanta 3-3, pari rocambolesco allo Stadium. Spettacolo e gol a Torino: Dea in vantaggio, poi il recupero bianconero
LE PAROLE DI MAURIZIO SCANAVINO
Così Maurizio Scanavino, Chief Executive Officer di Juventus, prima di Juve-Atalanta:
«Innanzitutto, vorrei a nome di tutta la società prendere le distanze da quegli “pseudotifosi” che hanno utilizzato un linguaggio di odio e di minaccia nei confronti di Gravina, della sua famiglia e del procuratore Chinè. Noi sosterremo con grande decisione la nostra difesa, ma questo sempre con grande rispetto e competenza, nei modi e nelle sedi opportune. Riteniamo questa sentenza assolutamente ingiusta e iniqua. Nei prossimi giorni aspettiamo le motivazioni, che dovrebbero arrivare entro fine mese, ma sicuramente faremo appello al CONI per sostenere le nostre posizioni, che sono molto solide e chiare, e che erano già state accettate con successo nel percorso ordinario.
Crediamo di averne delle altre e continueremo su questo percorso: che questa una sentenza ingiusta non lo crediamo solo noi della Juventus e i nostri tifosi.
Devo ringraziare anche i tifosi di altre squadre che in questi giorni, così come persone che lavorano nel calcio da tanto tempo e personaggi noti nei palinsesti televisivi e sui social, che hanno dimostrato di aver compreso l’iniquità e l'esagerazione di queste decisioni.
Credo che abbiano capito come che la giustizia federale possa comportarsi in modo sommario e ingiusto: questo crea preoccupazione perché oggi è successo alla Juventus, ma domani può succedere ad un'altra squadra.
Cherubini Ha un ruolo di direttore sportivo e ha diverse mansioni: chiaramente è inibito da una serie di attività, fra cui il calciomercato. Ci siamo organizzati e abbiamo reagito rapidamente, con grande compattezza all'interno della società: abbiamo deciso di nominare Francesco Calvo Chief Football Officer dell'area sportiva, a cui riporteranno l'area di Cherubini, quella di Braghin e tutte le operation. Francesco è persona nota nel mondo del calcio, ha grande esperienza, maturata con la Roma, con la Juventus e al Barcellona, oltre ad aver lavorato per tanto tempo in una multinazionale come Philip Morris. Per quanto riguarda le possibili trattative di mercato Francesco mi aiuterà, insieme a Giovanni Manna, attuale direttore sportivo della Next Gen, che ha grande competenza.
Dobbiamo essere pronti a tutto: purtroppo questa sentenza ci ha insegnato che è inutile essere ottimisti o pessimisti, ma dovremo essere preparati, pronti e determinati: anche questa situazione, che non ci aspettavamo potesse avere queste dimensioni, era qualcosa che stava nelle potenziali opzioni. Abbiamo un consiglio di persone estremamente esperte, un pool di avvocati capaci e porteremo avanti con grandissima determinazione gli elementi a sostegno delle nostre ragioni.
Ho parlato con la squadra e ho visto grande compattezza a partire dal primo incontro con l'allenatore di ieri mattina e quello col presidente Ferrero. Sono stato sorpreso, ho trovato un gruppo estremamente sereno e determinato. Erano tutti consapevoli, preparati, anche i loro messaggi confermano l'umore e la situazione della squadra.
Questa è una fase come si può immaginare molto particolare, dovremo essere lucidi e darci delle priorità. Nell'area sportiva la situazione è chiara, solida e serena: ci aspettiamo parecchi punti dal campo, in questo momento è importante mantenere ordine e disciplina, poi ci sarà una fase 2.
Ognuno ha le proprie caratteristiche, noi siamo un pool di professionisti, persone che hanno una serie di competenze dedicate alla gestione della società, della parte sportiva e delle problematiche giudiziarie. Il presidente ha voluto confermare che avremo un approccio competente e rispettoso»
Massimiliano Allegri
«Facciamo innanzitutto una valutazione sulla prima parte della stagione in campionato. Abbiamo purtroppo sbagliato la Champions League, e in campionato abbiamo fatto 38 punti, una quota che, senza l’errore tecnico del VAR sarebbe anche più altra e che, Napoli a parte, ci farebbe essere davanti a tutti. E’ su questa strada che dobbiamo continuare, i ragazzi stasera hanno fatto una bella partita, contro un'Atalanta forte, fisica, dopo due giorni in cui venivamo da pressioni importanti, non era facile concentrarsi. I ragazzi hanno dimostrato responsabilità, serietà e soprattutto voglia di continuare quello che abbiamo intrapreso a inizio anno; inoltre la partita si è complicata perchè abbiamo commesso errori sui tre gol; comunque, nelle ultime 10 partite abbiamo vinto 8 volte, pareggiato una e perso una, continuiamo a lavorare, abbiamo anche Europa League e Coppa Italia; io devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché essere secondi, terzi, e poi ritrovarsi decimi è difficile, psicologicamente è come se ti togliessero quello che hai fatto. Continuiamo con questo orgoglio. Sono contento per la reazione e la prestazione, poi purtroppo gli errori ci hanno penalizzato, ma siamo stati bravi a ribaltarla. Abbiamo fatto una partita fisica, questi errori potevano tagliarci le gambe, la partita dopo il loro 3-2 poteva finire anche 5-2 se si mollava mentalmente, invece siamo stati ordinati, siamo rimasti in partita e abbiamo sfruttato l'occasione di Danilo, un giocatore straordinario che sta facendo una grande stagione. La quota Champions potrebbe essere attorno a 70/71 punti, ma è difficile, bisogna lavorare serenamente, abbiamo una settimana per recuperare energie, poi ci sono Monza, Coppa Italia, Europa League; pensare adesso dove possiamo arrivare è difficile».
Angel Di Maria
«E' un punto importante. Abbiamo fatto una grande partita, nonostante alcuni errori, dobbiamo migliorare; è dura ritrovarsi di punto in bianco a 22 punti, ma dobbiamo continuare con la stessa mentalità. La Champions non è un traguardo impossibile, perché la Juve ha una mentalità vincente, adesso bisogna lavorare e rincorrere il quarto posto, restando forti, insieme ai tifosi. Ci sono tanti problemi, è un momento difficile, ma qui sono felice, è importante che la società sia forte e noi continuiamo a lavoriamo con compattezza. La mia priorità è la mia famiglia, e stiamo tutti bene qui, siamo felici. Sono nel club più grande d'Italia e uno dei più grandi d'Europa»
Juventus-Atalanta 3-3 CRONACA per la 19esima giornata di campionato di Serie A
GOL
Al 65' Juventus-Atalanta 3-3 - Danilo riporta i bianconeri in pareggio con una girata al volo dal limite dell'area
Al 53' Juventus-Atalanta 2-3 - La Dea passa di nuovo in vantaggio con una rete di Lookman, per lui doppietta questa sera
Al 46' st Juventus-Atalanta 2-2 - Maehle per gli ospiti riporta la partita in parità
Al 35' Juventus-Atalanta 2-1 - L'attaccante bianconero Milik va in rete su assist di Fagioli e ribalta il risultato
Al 25' Juventus-Atalanta 1-1 - Per i bianconeri pareggia Di Maria su calcio di rigore assegnato dopo il Var
Al 5' Juventus-Atalanta 0-1 - La Dea sblocca subito il risultato con un gol di Lookman che sfrutta un errore del portiere bianconero Szczesny
Pari e spettacolo allo Stadium tra Juventus e Atalanta.
Tra sorpassi e contro sorpassi, alla fine si chiude sul 3-3: Di Maria e Lookman sono i migliori in campo, Allegri e Gasperini devono però rivedere le rispettive fasi difensive.
Ed è un punto che, alla fine, serve a poco ad entrambi. L'ambiente è bollente per la decisione della Corte d'Appello della Figc di penalizzare di 15 punti la squadra: il tifo bianconero fa sentire la sua voce, tra i fischi durante l'inno della serie A e i cori contro la Lega. All'esterno dello Stadium, invece, è affisso uno striscione che recita: "Serie A o Serie B noi siamo sempre qui solo per la Juventus Fc".
Venendo alle questioni di campo, Allegri conferma Di Maria dal primo minuto alle spalle di Milik con Chiesa e Kean che si accomodano in panchina. In mediana recupera Rabiot e gioca insieme a Fagioli e Locatelli, sulle corsie viaggiano McKennie e Kostic e il terzetto difensivo è come al solito tutto brasiliano con Danilo, Bremer e Alex Sandro.
Gasperini è senza lo squalificato Koopmeiners ma rilancia ancora Boga titolare con Hojlund e Lookman, sugli esterni giocano Hateboer e Maehle e la coppia di centrocampisti è formata da Ederson e De Roon. C'è molta curiosità di vedere l'approccio dei bianconeri dopo la stangata dei 15 punti, l'avvio non poteva essere peggiore: Lookman entra in area e calcia con il destro, Szczesny pasticcia sul suo palo e l'Atalanta è già avanti al 5'.
Poco dopo i bianconeri protestano per un contatto Palomino-Milik sul quale Marinelli di Tivoli fa proseguire, poi il centrale alza bandiera già dopo un quarto d'ora per problemi fisici e viene sostituito dall'ex di giornata Demiral.
La Juve comincia ad attaccare con più insistenza, Fagioli e Di Maria vanno giù in area e l'argentino rincorre l'arbitro per chiedere l'intervento del Var. Alla prima pausa utile, Marinelli vede al monitor il tocco falloso di Ederson e il Fideo dal dischetto spiazza Musso per l'1-1. E' un momento positivo per i bianconeri, al 35' la rimonta è completata: Lookman perde palla in uscita e fa infuriare Gasperini, Di Maria inventa di tacco per Fagioli che crossa in mezzo e Milik con una girata di destro di controbalzo batte il portiere nerazzurro.
La Juve chiude avanti il primo tempo, ma l'approccio nella ripresa è nuovamente disastroso: dopo 35 secondi Danilo regala un pallone 'sanguinoso' che viene sfruttato al meglio dagli orobici, con Lookman che mette Maehle davanti a Szczesny e il danese non sbaglia. L'Atalanta capisce che è il momento di colpire, al 53' arriva il nuovo contro sorpasso con lo scatenato nigeriano che, lasciato libero da Alex Sandro, firma la doppietta personale di testa su cross di Boga. Il nuovo svantaggio spinge Allegri ad un assetto più offensivo con Chiesa al posto di Kostic, il pareggio però arriva da un difensore: lo schema su punizione dal limite riesce alla perfezione, Di Maria tocca per Danilo con la barriera che si apre ed è 3-3.
Il tecnico sceglie quindi di cambiare coppia d'attacco, puntando su Miretti-Kean, e nel finale rilancia anche Cuadrado, all'esordio nel 2023. Il risultato non cambia più, Juve e Atalanta si fermano dopo sei gol: i bianconeri salgono a quota 23 ma rimangono nella bagarre del centro classifica, i nerazzurri vengono superati dalla Roma e scivolano al quinto posto fuori dalla zona Champions.