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Calcio. Serie A: Ferrero "noi non discount", scontro su spezzatino

Calcio. Serie A: Ferrero "noi non discount", scontro su spezzatino

Domani Assemblea. N.1 Samp attacca: "Proposta inaccettabile"

MILANO, 06 GIU - Nuovo scontro in vista per i presidenti dei club di Serie A, che domani torneranno a riunirsi per una assemblea di Lega in presenza per la prima volta da febbraio. Sul tavolo, ad accendere le polemiche, la proposta di spalmare 10 partite di campionato in altrettanti orari diversi, a partire dalla prossima stagione. L'ipotesi che sarà discussa in un hotel del centro di Milano vedrebbe le partite al sabato in quattro finestre diverse (14.30, 16.30, 18.30 e 20.45) e quelle di domenica in cinque (12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45), oltre al Monday Night delle 20.45. Una idea contro cui si è espresso il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. "Lo spezzatino? Non siamo un discount...Faccio un appello a tutti i presidenti di Serie A, questa cosa è inaccettabile - ha detto al telefono con l'ANSA -. Vogliono uccidere il calcio? La realtà è che cercano di fare le partite singole perché Dazn non ce la fa a trasmetterne tre alla volta, vogliono dare un'altra mano all'emittente ott". "7 slot è il format con cui abbiamo venduto i diritti. 

Ora se ne fai 10, il pacchetto vale di più ovviamente perché hai tutte partite separate - ha proseguito Ferrero -. Perché lo dobbiamo fare gratis? L'offerta di Dazn è 19,99 euro al mese, siamo arrivati a offrire all'appassionato le partite a un costo medio di 24 centesimi di euro l'una, con Sky il costo medio era 1 euro e già era basso. E' una proposta che domani in assemblea non deve passare. È inaccettabile". 

E conto la proposta si è schierata anche la direttrice di Radio1 Simona Sala. "Se venisse confermato dalla Lega lo spezzatino delle partite senza prevedere nessuna contemporaneità, una trasmissione storica di Rai Radio1 come 'Tutto il calcio minuto per minuto' sarebbe la prima vittima". E una voce voce storica del programma come Bruno Gentili sottolinea: "Senza contemporaneità si rischia di acuire la disaffezione dei tifosi e di condizionare il campionato. 

Non sarà calcio spezzatino, ma un vero stracotto...". Non ci saranno solo gli orari del prossimo campionato però tra i temi caldi sul tavolo dell'assemblea di domani. I club, che per l'occasione saranno 19 visto che la Salernitana di Claudio Lotito non ci sarà (il patron della Lazio ha fino al 25 giugno per cedere la società campana), saranno chiamati a discutere anche dei diritti tv della Coppa Italia e della Supercoppa per il prossimo triennio (interessati Rai e Mediaset), del paracadute retrocessione e della possibile elezione del consigliere indipendente, ruolo per cui è spuntato il nome di Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia ed ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri nel governo Monti.