Sport

Calcio: retrocessione Vigor Lamezia, il sindaco scrive alla Figc

LAMEZIA TERME (CZ), 01 SETTEMBRE 2015 - Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, in merito alla retrocessione della Vigor Lamezia dalla Lega Pro in Serie D ha scritto una lettera alla Federazione italiana giuoco calcio. "Nella mia qualita' di Sindaco della Citta' di Lamezia Terme - scrive Mascaro - non posso esimermi dall'intervenire per evidenziare la colossale ingiustizia che si sta perpetrando non solo verso una squadra di calcio dalla centenaria storia, contrassegnata da onesta' e puro spirito sportivo, ma soprattutto verso una citta' ed una comunita' che non meritano il perpetrarsi di ulteriori soprusi. [MORE]

Lei sa bene che in primo grado la Vigor Lamezia, con sentenza contrassegnata da brillante ed ineccepibile motivazione, e' stata prosciolta da qualsivoglia ipotesi sia di responsabilita' diretta che di responsabilita' oggettiva e cio' aveva consentito di mantenere quella categoria conquistata grazie soprattutto alla passione della sua gente ed all'amore dei suoi tifosi. Lei sa bene che una sentenza ad oggi incredibilmente priva di motivazione, munita di dispositivo dal quale non si comprende neanche quale in ipotesi possa essere stata la partita contestata, pur benevola nei riguardi di societa' delle quali era stata conclamata gia' in primo grado la schiacciante responsabilita', ha portato nel baratro sportivo una citta' che non meritava certo di subire la detta sanzione".

"Pur in assenza, come detto, di motivazione e pur in assenza di definitivita' del provvedimento, particolarmente incerto nel caso in esame avendo il Tribunale Federale, e non certo il sottoscritto Sindaco, categoricamente escluso ogni ipotesi di responsabilita' - sottolinea il primo cittadino - sembra esservi l'intenzione della Federazione da Lei presieduta di andare inesorabilmente avanti con ingiusta celerita' ed a discapito assoluto di territori, quali quelli di Lamezia e Sassari, vittime di evidente sopruso. In realta', stante la descritta situazione, non puo' non esservi, se si vuole che vi sia giustizia e non asservimento a logiche perverse, l'immediato deposito della motivazione della sentenza di secondo grado, probabilmente difficile da stendere per l'abnormita' della pronuncia, e non puo' non esservi l'immediata sospensione dell'inizio dei campionati.

Ragionando diversamente si priverebbe Lamezia e Torres del diritto di difesa costituzionalmente garantito, si vanificherebbe il codificato rimedio giurisdizionale, si offenderebbe il senso di giustizia e si massacrerebbero comunita' dense di passione ma forse povere di potere con negative ricadute anche di carattere occupazionale. Faccia signor Presidente cio' che richiede la logica e cio' che impone la giustizia: disponga la sospensione immediata dell'inizio dei campionati sino a quando non sara' messa la parola fine ad una vicenda che ad oggi ha gia' assunto i caratteri del grottesco e le vesti dell'illegittimita'. Confido che vi sia rispetto di una squadra, di una citta' e di un popolo; cio' servirebbe a ridare fiducia ad un sistema malato di cio' che appare essere un giustizialismo di facciata e di potere". (Agi)