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Calcio: Pirlo "Juve giovane, abbiamo bisogno di tempo". Morata non basta 1-1
Calcio: Pirlo "Juve giovane, abbiamo bisogno di tempo". Stroppa: "Loro con assenze ma questo punto ci da' consapevolezza"
CROTONE, 17 OTT - "Siamo una squadra giovane che ha bisogno di lavorare. E' una squadra di qualità, ma siamo in costruzione ed abbiamo bisogno di tempo". Andrea Pirlo spiega così il pareggio contro il Crotone che ha messo in luce ancora come la Juventus non sia al top. "Siamo giovani e dobbiamo imparare anche sbagliando, purtroppo lo dobbiamo fare in partite di campionato. I giovani devono fare esperienze e la stanno facendo giocando le prime partite e capita che qualche leggerezza la possano fare. Abbiamo lavorato poco in questi primi mesi, i giocatori sono stati in nazionale. Abbiamo bisogno di tempo e di lavorare per un po' insieme". Anche per questo Pirlo ha evidenziato la prova di Morata: "è stato uno dei cinque che è rimasto a lavorare con noi in questi 15 giorni.
Quelli che sono stati a lavorare erano quelli che stavano meglio. Solo ieri abbiamo avuto i calciatori dati alle Nazionali". Sul campionato il campione del Mondo sottolinea: "La concorrenza quest'anno è tanta, e tante squadre sono attrezzate per lottare per il titolo. Dobbiamo fare punti in ogni giornata. noi ne stiamo perdendo qualcuno, ,a siamo in costruzione e dobbiamo migliorare". Infine su Arthur: "è un calciatore che ha caratteristiche da calcio spagnolo e gioca corto, fa troppi tocchi mentre potrebbe velocizzare. Stiamo lavorando. Dybala si è allenato ieri dieci minuti aveva un virus intestinale. Non è entrato perché rimasti in dieci".
E' soddisfatto Giovanni Stroppa. Il suo Crotone, contro i campioni d'Italia ha conquistato il primo punto della stagione. "La Juventus ha individualità importanti, non è sicuramente la foto della Juve migliore ma si deve tenere conto delle assenze che aveva - spiega il tecnico dei calabresi - Noi abbiamo fatto una grande prova lavorando il più alti possibili per non dare la profondità alla Juve". L'allenatore del Crotone sottolinea come alla sua squadra piaccia giocare a viso aperto anche contro le grandi squadre: "Questa categoria è un altro sport rispetto a quello che facevamo prima - dice Stroppa -. Abbiamo fatto un'ottima prestazione, dispiace di aver sbagliato negli ultimi metri. Di certo è un punto importante per autostima e consapevolezza di quello che facciamo.
La strada è quella giusta, se arrivano questi punti con queste squadre non vedo perché non dobbiamo crederci. Oggi abbiamo preso un gol che si poteva evitare". Stroppa evidenzia che nel secondo tempo con un uomo in più la sua squadra ha rallentato: "Non so se c'è stata paura di vincere. Il gol annullato a Morata ci ha spaventato. Ci siamo chiusi e non abbiamo lavorato in avanti. Potevamo approfittare della superiorità per non far giocare la Juventus. Non ci siamo riusciti, ma c'è di contro che avevamo di contro la Juventus che anche in dieci ci ha creato difficoltà".
Morata non basta, col Crotone è 1-1. Per Chiesa esordio con espulsione. Primo punto per i calabresi
Senza Ronaldo la Juve non brilla e impatta in casa di un Crotone che per palleggio e determinazione è sembrato a tratti superiore alla squadra di Pirlo. Stroppa trova il primo punto contro i campioni d'Italia con una gara perfetta ed attenta. Juve bloccata nelle sue fonti di gioco. Bianconeri nervosi finiscono in 10. Pirlo schiera l'annunciato tridente con Morata al centro supportato da Kulusevsky e Chiesa al suo esordio in bianconero. Stoppa risponde con un centrocampo aggressivo che per i primi venti minuti mette in affanno la Juventus. Rossoblu subito pericolosi grazie al pressing alto che permette a Simy di conquistarsi lo spazio per un tiro di poco fuori. Il Crotone affonda nella mediana di Pirlo e si presenta spesso con facilità nell'area di rigore di Buffon. Come al 12 quando Bonucci interviene in ritardo su Vulic.
Netto il calcio da rigore che Simy trasforma segnando ancora alla Juventus dopo la rovesciata del torneo 2017-2018. La Juve sembra in bambola ma trova un sussulto al 21' quando Chiesa fa uno dei suoi numeri sulla fascia e dopo aver saltato un avversario mette in mezzo dove Morata a porta vuota fa 1-1. La qualità dei bianconeri viene fuori anche se Arthur e Kulusevsky non entrano mai in partita (Pirlo li toglie nella seconda parte di gara). È il giovane Portanova nel finale di tempo a far venire i brividi a Cordaz, prima con un un tiro che finisce a lato e poi chiamando il portiere del Crotone ad una gran parata in uscita.
Il Crotone però non resta a guardare: Messias affonda facile sulla fascia di Frabotta e Danolo. Al 44' Buffon compie un doppio intervento decisivo prima su Messias e poi su Pedro Pereira. Nel secondo tempo parte forte la Juventus ma è un fuoco fatuo. Al 2 Portanova si libera ma ancora tira fuori. Il Crotone è vivo ed in due minuti, al 5' e al 7' ha due buone occasioni con Messias bravo a mettere in difficoltà gli avversari ma poco preciso sotto porta. Al 9' Cigarini sbaglia un rigore in movimento. La Juve, rimasta in dieci per il rosso a Chiesa (fallaccio su Cigarini) non costruisce gioco e le sue occasioni nascono da palle inattive come il palo colpito da Morata. È poi il Var a salvare il Crotone dalla delusione di vedere vanificati gli sforzi quando al 31 Morata segna ma la moviola in campo mostra il leggero fuorigioco del centravanti. Neppure l'ingresso di Cuadrado, Rabiot e Bernardeschi da la scossa ai bianconeri. Pirlo non utilizza neppure Dybala. Nel finale il pressing della Juventus non produce frutti ed il Crotone controlla senza troppo affanno.