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Calcio, lutto: morto Felice Pulici, portiere della Lazio
ROMA, 16 DICEMBRE - E' morto Felice Pulici, indimenticabile portiere della Lazio che vinse il primo, storico scudetto della sua storia nel 1974, sotto la guida tecnica di Tommaso Maestrelli. Pulici aveva 73 anni ed era malato da tempo. Amatissimo dalla tifoseria biancoceleste, aveva svolto anche ruoli dirigenziali nella societa' romana, che lo ha subito ricordato sul sito Internet. "La S.S. Lazio, il suo Presidente, l'allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Felice Pulici, portiere della squadra biancoceleste che nel 1974 vinse il primo storico Scudetto".
Il Giocatore
Inizia a giocare nella squadra dell'oratorio di Albiate (l'A.S.D. Azzurra Oratorio Albiate), subito nel ruolo di portiere; la sua carriera calcistica continua con nelle giovanili del Lecco da dove passa al Novara in Serie C1. Con la squadra piemontese ottiene la promozione in Serie B alla fine del campionato del 1969-70 dove gioca per altri due anni.
Gioca in B con la maglia del Novara fino alla fine della stagione 1971-72, durante la quale giocando contro la Lazio, sua futura squadra, subisce 5 reti.
Passò quindi alla Lazio di Tommaso Maestrelli appena tornata nella serie maggiore. Per cinque anni ne difese la porta senza mai mancare una partita, partecipando alla storica vittoria nel campionato del 1973-74.
Ceduto nell'ottobre del 1977 al Monza, fu per tre anni il portiere dell'Ascoli in Serie A.
Nel 1982 torna alla Lazio per una sola stagione, terminata la quale si ritira dal mondo del calcio giocato. In totale tra campionato, coppa nazionale e coppe europee disputa 202 partite con la maglia biancoceleste in carriera.
Rimane nella Lazio in veste di allenatore della squadra Primavera nel 1983.
Dirigente sportivo
Nel 1983, con l'arrivo di Giorgio Chinaglia alla presidenza della Lazio, Pulici entra a far parte dello staff dirigenziale biancoceleste nel ruolo di direttore generale.
È stato per due volte responsabile del settore giovanile laziale; la prima volta ricoprì l'incarico dal 1994 al 1998, mentre la seconda dal 2003 al 2004.
Dopo aver ricoperto vari ruoli dirigenziali nella Lazio del presidente Sergio Cragnotti, Pulici fu inibito per un periodo di 4 mesi nell'ambito del procedimento sportivo per lo scandalo dei passaporti in relazione alla posizione di Juan Sebastián Verón e successivamente assolto in sede di Tribunale Ordinario di Roma con sentenza del 23 febbraio 2007 per non aver commesso il fatto.
Voluto dal nuovo patron laziale Claudio Lotito come membro della segreteria generale nel 2005, nel 2006 è stato uno degli avvocati che hanno rappresentato il club biancoceleste nel processo sportivo di Calciopoli. Nell'agosto dello stesso anno gli è stata affidata dal presidente della Lazio, inibito da questo ruolo per i prossimi due anni, la rappresentanza sportiva della società romana. Pulici dovrà firmare i contratti e provvedere ai tesseramenti.
Come primo atto in questa veste, Pulici ha annunciato l'intenzione della società di rinunciare al ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la penalizzazione inflitta alla squadra biancoceleste in relazione ai fatti contestati durante il processo sportivo.
Il 19 dicembre 2006 ritorna all'Ascoli, stavolta come direttore generale del club marchigiano, carica che ricoprirà fino a marzo del 2007.