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Calcio, l'Inter ospita il Celtic nel ritorno di Europa League: si riparte dal 3-3 di Glasgow
MILANO 26 FEBBRAIO 2015 - Roberto Mancini, tecnico dell'Inter, non abbassa la guardia anzi, mette in allerta i suoi ragazzi perchè gli scozzesi del Celtic, nella partita di stasera (ritorno dei sedicesimi di Euuroleague, l'andata a Glasgow è finita con il risultato di 3-3), cercheranno in tutti i modi di fare lo sgambetto ai nerazzurri in quanto sono abituati da sempre a "non mollare mai" e, pertanto, venderanno cara la pelle nel catino de "Meazza". [MORE]
Certo dopo il 3-3 dell'andata, i pronostici sono tutti a favore dei nerazzurri che dovrebbero fare harakiri per non superarre il turno ed approdare così agli ottavi di Eiuroleague. Mancini, in conferenza stampa pre-partita, ha dichiarato: "L'Inter dovrà cercare di far le cose per bene, in una partita così meno si sbaglia e meno si rischia. Non sarà semplice anche se si parte dal 3-3 che è un piccolo vantaggio, non possiamo concedere niente, gli scozzesi non mollano mai come hanno dimostrato nella gara di andata".
La stagione dei nerazzurri è stata fin qui costellata da alti e bassi, solo ultimamente hanno trovato una quadratura del cerchio che ha consentito loro di vincere le ultime tre gare di campionato (non succedeva dal 2012); vittorie che hanno consentito a Mancini e Co. di scavalcare in classifica il trio di squadre che era davanti, ossia il Palermo, i cugini del Milan ed il Torino ed entrare nel vivo della lotta per il conseguimento di un posto in Europa nella prossima stagione.
Nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico ha dichiarato: "La squadra sta facendo quello che deve fare, commettere degli errori è normale, ne commetteremo ancora. Il pubblico di San Siro ha sempre avuto il suo peso nell’aiutare la squadra e da loro non mi aspetto niente di meno per spingerci fino agli ottavi -ha spiegatol'allenatore marchigiano.
Il momento di difficoltà a Cagliari? Può capitare, soprattutto quando vieni da una partita di coppa, 8 giocatori avevano giocato a Glasgow, può capitare un po' di appannamento. Dobbiamo migliorare la gestione della gara una volta in vantaggio ma bisogna considerare che ci sono anche gli avversari, il calcio è questo". In merito agli obiettivi della stagione, il tecnico nerazzurro continua a predicare calma ed umiltà e chiede di fare un passo alla volta: "Se la Juve rallentasse potremmo raggiungerla -scherza Mancini-. Tre vittorie non cambiano niente se non a darci più confidenza, sono la conseguenza del lavoro fatto.
La classifica non è ancora adatta all'Inter, il nostro obiettivo è crescere ulteriormente ma indicare adesso come obiettivo il terzo posto non va bene". Per quanto riguarda gli attuali punti di forza della squadra, il tecnico ha detto di contare molto sul momento di forma dell'attuale capocannoniere della squadra, ossia Mauro Icardi (14 gol all'attivo e primato in condominio con Carlitos Tevez della Juventus) ed ha aggiunto: "Icardi ha margini di miglioramento enormi per l'età che ha, è un ragazzo, a 22 anni non può sapere tutto dell'area di rigore, è un ragazzo perbene che sta lavorando bene. Venderlo in caso di una offerta irrinunciabile? Dipenderà da cosa faremo fino alla fine della stagione ma l'Inter è l'Inter".
Tornando alla partita di coppa, Mancini ha confermato in porta, nonostante l'imminente recupero di Handanovic, l'argentino Carrizo: "Handanovic ieri ha corso, non ha niente di grave e vediamo se può recuperare ma, comunque gioca Carrizo, è il nostro portiere per l'Europa League.
Nella prima partita ha giocato Handanovic perché avevo bisogno di conoscere i giocatori -sottolinea il tecnico-. In Fa Cup col City in finale ho cambiato il portiere...non lo farò più. Carrizo è un buon portiere, ha sempre fatto bene, è giusto che abbia delle soddisfazioni".
(fonte immagine: spaziointer.it)
Pasquale Rosaci