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Calcio, l'Europa League sorride alle italiane: vincono Lazio e Milan, bene l'Atalanta
NAPOLI, 29 SETTEMBRE – Parla decisamente italiano la seconda giornata della fase a gironi delle competizioni europee. Dopo il tris di vittorie in Champions League, grazie ai trionfi di Roma, Napoli e Juventus, anche l’Europa League sorride alle squadre della Serie A.
QUI MILAN - Dopo la goleada nel ritorno europeo, l’11 rossonero soffre ma vince con una rete all’ultimo respiro, firmata da Patrick Cutrone, il match contro l’RNK Rijeka (la squadra della città di Fiume). Gli uomini di Montella passano subito con Andrè Silva, che si libera di Zuparic e batte l’estremo difensore Sluga. Nella ripresa i padroni di casa raddoppiano, con Musacchio che appoggia in rete sugli sviluppi di un corner.[MORE]
Il Rijeka però non molla, e prima accorcia le distanze con un bel contropiede di Acosty, poi pareggia i conti dagli undici metri con Elez, che trasforma il penalty conquistato da Crnic per fallo di Romagnoli. Nel finale, però, Patrick Cutrone capitalizza l’assistenza di Borini, e con un sinistro al 93’ fa esplodere San Siro: il Milan resta a punteggio pieno.
QUI LAZIO – Vince e convince la Lazio di Simone Inzaghi, che regola per due reti a zero la modesta compagine belga dello Zulte Waregem. Ad aprire le danze è Caicedo, chiamato al difficile compito di non far rimpiangere Ciro Immobile, a riposo per il turnover operato dall’allenatore biancoceleste: Marusic prolunga un cross di Lukaku, sul quale l'ecuadoriano è lesto ad avventarsi di testa e a fare 1-0.
In un Olimpico deserto (si giocava a porte chiuse a causa di una sanzione per cori razzisti da parte dei tifosi laziali), l’11 di Inzaghi rischia più del previsto sugli attacchi dei belgi alla ricerca del pareggio, prima di archiviare definitivamente la pratica con il solito Immobile, che allo scadere del secondo tempo batte Leali con un preciso diagonale e fissa il punteggio sul 2-0 finale.
QUI ATALANTA – In un girone che sembra molto più da Champions League che da Europa League, continua a sorprendere l’Atalanta di Gasperini. Dopo il rotondo 3-0 rifilato ad un Everton arrogante e disordinato in quel di Bergamo, sul difficile campo del Lione (semifinalista nella scorsa edizione di EL) la Dea è autrice di un’altra prestazione di livello assoluto.
Partono meglio i padroni di casa, con l’Atalanta che è inizialmente impaurita e stenta ad esprimere il proprio gioco. Al 23’ è pero nerazzurra la più nitida occasione da goal: Spinazzola serve al millimetro Hateboer, che da ottima posizione si divora la rete dell’1-0. Si tratta di un fuoco di paglia: il Lione torna a dominare, e passa al 45' con Traorè, che prima costringe Berisha a superarsi, poi lo trafigge sulla respinta.
L’Atalanta che esce dagli spogliatoi è però un’altra squadra: fuori Cristante per Castagne e ritorno al tradizionale 3-4-3. Minuto 12 del secondo tempo, Caldara conquista un calcio di punizione da buona posizione. Sul pallone va il Papu Gomez, liquidato alla vigilia della partita da Fekir con un “non lo conosco”. L’argentino calcia in mezzo alla barriera, Lopes non ci arriva e la Dea fa 1-1. La reazione dei francesi è furiosa, prima Castagne salva su Tetè, poi Berisha è magnidico su Ndombele. E’ l’ultimo sussulto: il Lione non ne ha più e concede un ottimo punto all’Atalanta. A Bergamo, adesso, è lecito sognare.
Paolo Fernandes
Foto: pianetamilan.it