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Calcio: Lega B, Abodi "via i delinquenti dagli stadi"

10 OTTOBRE 2015 -   "C'e' l'esigenza di velocizzare e intensificare il rapporto con le tifoserie e allontanare coloro che non sono tifosi, ma delinquenti, ragionando individualmente ed evitando che possano esserci i daspo collettivi e la chiusura di interi settori".  [MORE]

Lo ha dichiarato il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, partecipando all'assemblea della Federazione italiana sostenitori squadre di calcio, organizzata dal Centro di Coordinamento dei club di tifosi del Perugia. "Bisogna entrare nella logica che non esistono tifosi-delinquenti e se si fanno multe perche' un tifoso passa da un settore all'altro e si riesce cosi' ad individuare tutti i suoi spostamenti dentro uno stadio, lo stesso deve essere fatto per chi lancia bombe-carta".

"Serve piu' sicurezza negli stadi - ha detto Abodi - ma che sia una sicurezza-partecipata, sfatando il mito che il calcio e' nelle mani delle televisioni, perche' le tv sono solo un anello intermedio tra il calcio e il popolo e, soprattutto, le tv propongono uno spettacolo e loro per prime non vogliono che gli stadi siano vuoti". Abodi ha poi puntato l'attenzione sulla giustizia sportiva, sottolineando che "purtroppo ci sono norme troppo interpretabili che fanno la fortuna di pochi avvocati che si sono specializzati e il cui costo oggi, nei bilanci di alcune societa', e' pari a quello di un calciatore.

Bisogna garantire la congruita' delle sanzioni e non si capisce per quale motivo debba esserci un eccesso di tutela per soggetti che minano il sistema. Come presidente della Lega B - ha proseguito Abodi - dico pero' che non mi sento sereno per il fatto che ho il dubbio che possano giocare calciatori che, nello scorso campionato, hanno venduto le partite vinte in maniera illegale dal Catania, visto che abbiamo capito chi le ha comprate quelle gare, ma, giunti quasi alla meta' di ottobre, ancora non sappiamo chi le ha vendute. Siamo comunque fiduciosi e speriamo che si faccia presto piena chiarezza". (Agi)