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Calcio: Lega B; Abodi, basta litigi, lavorare insieme per riforme

ROMA, 29 DICEMBRE 2015 - "Non mi piace parlare delle singole realta', ma non c'e' dubbio che la societa' calabrese e' da apprezzare per il suo progetto tecnico, per quello societario, per il calcio che esprime". Cosi', in una intervista pubblicata oggi sulle pagine del 'Corriere della Sera', il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, loda il Crotone, la rivelazione del torneo cadetto.  [MORE]

A differenza dell'Italia del pallone, nella 'sua' lega "si discute, anche animatamente, ci si confronta sul piano delle idee, ma poi si e' sempre cercata e trovata un'unita' che si esprime in un atto fiduciario verso chi guida la Lega Serie B. Ritentare la scalata alla Lega Serie A? Ora penso alla serie B e solo a questa.Credo si sia fatto molto ma c'e' ancora tanto da fare". Tante, pero' le cose fatte, a cominciare dalla lotta alle scommesse e alle frodi sportive, reati che quest'anno hanno fatto partire in ritardo il campionato di B: "Abbiamo vinto questa partita, attenti a combattere tutti i fattori di rischio, a prevenire eventuali truffe, a creare la giusta responsabilita' per evitare crisi finanziarie e illeciti amministrativi.

La lotta alle frodi sportive e' un nostro impegno costante". Il calcio italiano, a suo dire, necessita di un 'patto' alla base della sua riforma: "Bisogna prima fare chiarezza all'interno delle rispettive Leghe e cercare poi con forza il bene comune per il calcio italiano. A volte si ha la sensazione che si cerchi tutt'altro, che si creino concorrenze e rivalita' che vanno al di la' anche del buon senso.Il concetto di interesse comune pare non esistere". Da troppo tempo si parla di riforma del campionato di serie A, e non solo di questa: "Doveroso parlarne, altrettanto farlo. Ma il modo giusto e' creare un 'masterplan' (un piano strategico, ndr) che contempli tutti i valori, strutturali, economici, ambientali, gli interessi generali delle Leghe, dei club, la crescita tecnica, gli aspetti normativi. Questi e altri ancora sono i caposaldi del grande patto. Invece troppo spesso ci si ferma a discutere del numero delle squadre, delle promozioni, delle retrocessioni.

No, e' il sistema da riformare. Credo sia inevitabile arrivarci superando resistenze e barriere". Capitolo diritti tv: "Non e' un problema della serie B, i diritti tv non sono mai stati la nostra condizione prioritaria. Credo che con l'esclusiva a Sky si sia raggiunto un risultato importante. Sono soddisfatto". Abodi si conferma infine per un abbraccio tra Leghe per la riforma e la salvezza del calcio italiano: "Per troppo tempo ci siamo guardati allo specchio dicendo a noi stessi quanto fossimo bravi. Si e' perso il tempo. E' arrivata l'ora, invece di lavorare insieme". (Agi)