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Calcio. Inter-Benfica 3-3- i neroazzurri in semifinale di Champions! Il commento post-partita

Calcio. Inter-Benfica 3-3- i neroazzurri in semifinale di Champions!  Il commento post-partita. Steven Zhang: "siamo partiti da lontano, continueremo a lottare in ogni partita"

Le parole del presidente nerazzurro dopo la qualificazione per la semifinale di Champions dell'Inter dopo il doppio confronto con il Benfica

L'Inter, dopo 13 anni, torna in semifinale di Champions League. Il doppio confronto con il Benfica manda i nerazzurri al penultimo atto della massima competizione europea: dopo lo 0-2 di Lisbona, il 3-3 di San Siro.

Queste le parole di Steven Zhang, presidente nerazzurro, al termine della sfida con il Benfica.

“Sono molto soddisfatto. Essere tra le quattro più forti d'Europa significa molto perché siamo partiti da lontano, all'inizio del percorso i nostri giocatori non avevano esperienza in Champions e sono cresciuti con noi, ora siamo qua, significa tanto per me e per lo staff ed è frutto del grande lavoro fatto negli ultimi anni. Derby? Come sempre la stracittadina è emozionante, è la storia di una rivincita per noi, ma ogni singola gara da qui alla fine della stagione sarà una finale per noi, vogliamo cercare di raggiungere il massimo, in campionato e coppa Italia come abbiamo fatto finora in Champions League. L'esultanza sul terzo gol? Ovviamente ero commosso, sono anche molto felice per Correa, per lui è un'occasione per dimostrare il suo valore. Futuro? Siamo concentrati su ogni singolo step, ogni giorno lavoriamo per arrivare al punto più alto, con tutto lo staff e con tutta la squadra. Un messaggio per i tifosi? Ringrazio i tifosi che ogni settimana ci supportano, riempiendo sempre lo stadio con una passione incredibile. Devono continuare a sostenerci e noi continueremo a dare il massimo.”

Steven Zhang

 

Le parole del Toro Lautaro Martinez protagonista della sfida con gol e assist, dopo le emozioni di Inter-Benfica

Nono gol in Champions League con la maglia dell'Inter per Lautaro Martinez protagonista di Inter-Benfica, match che manda i nerazzurri in semifinale di Champions League. Per il Toro assist, gol e una prestazione che è valsa il premio come MVP della sfida di San Siro. Le sue parole al termine della partita:

“C’è tanta felicità, orgoglio di rappresentare questo grande Club. Sono molto felice per la mia famiglia, mando un grande abbraccio a mio fratello che ha avuto un infortunio al ginocchio e questo gol è per lui. Il gol? Il calcio è fatto di momenti, a volte la palla entra altre no, oggi sono contento di aver ritrovato il gol e di aver aiutato la squadra, il gol è grazie a loro, sono molto contento della mia prestazione e di quella dei miei compagni. Il derby? È una partita molto speciale, sappiamo cosa significa giocare una gara del genere, ora dobbiamo recuperare punti in Campionato e poi pensare alla Champions. Io gioco a questo sport per vincere tutto, ora siamo in semifinale, un obiettivo che abbiamo raggiunto tutti insieme, un obiettivo che questo Club merita. Ringrazio i tifosi che ci stanno sempre vicini. ”

Lautaro Martinez

 

Inter, Inter, Inter, fortissimamente Inter. Lo hanno urlato i tifosi, lo hanno urlato, in campo, i giocatori nerazzurri. Un urlo continuo, feroce, liberatorio, di dominio. I gol di Barella, Lautaro, Correa. La spinta di San Siro. Il ruggito prima del match, l'esultanza luminosa dopo la rete del Toro. E poco importa se non arriva una vittoria, con il Benfica che rimedia un 3-3 nei minuti finali. Ciò che importa è una cosa sola: l'Inter è in semifinale di Champions League. Dopo 13 anni, per la nona volta nella storia, i nerazzurri arrivano al penultimo atto della massima competizione europea. Di fronte, il Milan, in un euroderby che già elettrizza i tifosi. Inter-Milan da una parte, Manchester City-Real Madrid dall'altra. Ma per pensare alla semifinale c'è tempo. Da godere, invece, c'è la splendida notte del Meazza. Rumorosissima, questa notte, iniziata con un caldo estivo, finita con un vento dal sapore unico, che ha gonfiato le nostre bandiere, che ci ha accompagnato verso la semifinale

Che rumore fa, la voglia di vincere? Quello di San Siro, senza dubbio. Manca il fiato, nei primi minuti di Inter-Benfica. Il Meazza si colora di nerazzurro, con una coreografia che coinvolge tutti gli oltre 75mila presenti e che spinge i giocatori a un avvio di gara a ritmi altissimi. Si va forte, fin dall'inizio, perché il Benfica deve rimontare due gol e l'Inter non vuole lasciare nulla al caso, nessuno spiraglio. Ha spazio per far male, la squadra nerazzurra, perché i portoghesi lasciano una voragine alle spalle dei centrocampisti. E lì si infilano prima Dimarco e Lautaro, poi Barella. Come all'andata è Nicolò a stappare il match. Lo fa con un prodigio, un doppio dribbling, una sterzata in area, un sinistro a giro sotto alla traversa. Pelle d'oca. Ma non c'è spazio per l'esaltazione: si continua a lottare. Dimarco è prodigioso in una diagonale difensiva, Onana mantiene la porta inviolata, Lautaro trova il raddoppio, cancellato dal direttore di gara per una lieve spinta.

C'è elettricità nell'aria e, quasi all'improvviso, si accende la luce del Benfica: Aursnes, di testa, batte Onana, trova l'1-1, riapre i giochi per la qualificazione. Servono ancora due reti al Benfica per mandare la partita ai supplementari, ma è chiaro che al netto dell'impresa complicata, la strada da percorrere, per entrambe le squadre, è ancora lunga. Neres, inserito nella ripresa, è la mossa di Schmidt per scompigliare le carte, per andare all'arrembaggio. Si lotta, si combatte. E nel momento più difficile della serata ecco che emerge, nuovamente, l'Inter. Dimarco, instancabile, vola sulla sinistra, serve Lautaro. Il Toro è un fulmine in area, al volo segna, firma il 2-1, esulta. San Siro si illumina, letteralmente. Gli smartphone di tutti i tifosi si accendono e salutano il nuovo vantaggio nerazzurro. Un mare di luce, su uno sfondo nerazzurro.

La palla scorre sul piano inclinato dell'Inter: Dimarco va vicino al gol, Inzaghi fa i primi cambi e trova subito con Correa la carta vincente. Il Tucu si inventa un dribbling in area con tiro a giro che bacia il palo e gonfia la rete. 3-1, discorso qualificazione in ghiaccio, delirio allo stato puro al Meazza. Nel finale riemerge, con orgoglio, il Benfica, che trova i gol di Antonio Silva e Musa (al 95'): il 3-3 vale solo per le statistiche. L'Inter è in semifinale di Champions.

TABELLINO

(andata: Benfica-Inter 0-2)

Marcatori: 14' Barella (I), 38' Aursnes (B), 65' Lautaro (I), 78' Correa (I), 86' Antonio Silva (B), 95' Musa (B)

INTER (3-5-2): 24 Onana; 36 Darmian, 15 Acerbi, 95 Bastoni (33 D'Ambrosio 80'); 2 Dumfries, 23 Barella (20 Calhanoglu 76'), 77 Brozovic, 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (8 Gosens 80'); 9 Dzeko (90 Lukaku 76'), 10 Lautaro (11 Correa 76').

A disposizione: 1 Handanovic, 21 Cordaz, 5 Gagliardini, 6 De Vrij, 12 Bellanova, 14 Asllani, 45 Carboni.

Allenatore: Simone Inzaghi.

BENFICA (4-2-3-1): 99 Vlachodimos; 2 Gilberto (7 Neres 46'), 66 António Silva, 30 Otamendi, 3 Grimaldo; 61 Florentino, 22 Chiquinho (87 Joao Neves 81'); 27 Rafa Silva (33 Musa 81'), 20 Joao Mario (21 Schjelderup 89'), 8 Aursnes; 88 Gonçalo Ramos (15 Guedes 74').

A disposizione: 24 Soares, 75 André Gomes, 4 Verissimo, 15 Guedes, 19 Tengstedt, 23 Ristic, 73 N'Dour, 91 Morato.

Allenatore: Roger Schmidt.

Ammoniti: Rafa Silva (B), Musa (B), Neres (B)

Recupero: 1' - 4'.

Arbitro: Carlos del Cerro Grande (ESP)

Assistenti: Barbero, Porras Ayuso (ESP)

Quarto ufficiale: Soto Grande (ESP)

VAR: Martínez Munuera (ESP)

Assistente VAR: Hernández (ESP).